I lavori di ristrutturazione del glorioso Kennedy di via Olivieri, non distante da San Siro, sono iniziati appena ieri e dureranno circa 4 mesi. Un tempismo perfetto, giusto alla vigilia del playball, ma quelli del Milano, con tanto animo e un cuore grande, vanno oltre perché sanno che il rilancio dello stadio intitolato a JFK (in gestione diretta) e il concomitante ritorno in serie A rappresentano un passaggio epocale nella storia della società oggi presieduta da Alessandro Selmi.
“Siamo ad un punto di svolta, da oggi non si torna più indietro. Noi ci mettiamo tutto il nostro impegno: negli ultimi 30 anni il Kennedy è stato lasciato a se stesso ma ora finalmente Comune di Milano e FIBS hanno trovato l’accordo sui lavori più urgenti. Abbiamo un obiettivo importante: questo stadio deve diventare un punto di aggregazione per tutta la Lombardia e non solo per Milano. I costi di gestione sono altissimi ma se riusciamo nel nostro intento diventano sostenibili”. La sede con i trofei e le foto del grande Milano, l’invitante club-house (ottimo il servizio ristoro, provare per credere), il verde tutto intorno, eppoi la palestra, il tunnel di battuta, il merchandising e l’atmosfera genuina di chi ci mette tanta passione per questo baseball. La società rosso-blu sta facendo grandi sforzi e si vede. Come i risultati e i numeri. Nel 2020 Milano è stata la società italiana col maggior numero di tesserati under 18, ben 121, quest’anno saliti a circa 180 tra baseball e softball. E un altro piccolo, grande record nel 2021: un roster di 22 bambini tra i 5 e gli 8 anni. Con uno staff composto in totale da 23 tecnici, coordinati da Raoul Pasotto.
Ma intanto c’è una serie A che incombe. Milano è pronta al debutto contro il Settimo Torinese. Sarà il 74esimo campionato. Nessuno altro può vantare un’attività così lunga. Alla guida c’è Marco Fraschetti, quinta stagione consecutiva come manager. C’era anche lui in campo, 23 anni fa a Bologna, nell’ultima partita nella massima divisione, e oggi allena la squadra. “Già, si comincia. Eravamo una neopromossa in serie A2 ma abbiamo fatto un doppio salto ed eccoci qua. Stiamo vivendo questa vigilia con grande entusiasmo, con una voglia enorme di misurarci con le altre squadre. Affrontiamo il campionato da matricola, ma con tanto desiderio di far vedere cosa sappiamo fare. Il nostro obiettivo è sempre di vincere, anche se il nostro girone è chiuso perché c’è il Parma. Ma sarà comunque di grande stimolo poter affrontare squadre di livello superiore. Ci sono tanti giovani, quel gruppo storico che ci ha già portati dalla C alla A. Sono loro il fulcro della squadra. Bancora, Lomonaco e Pasotto sono gli unici con esperienza di A2, per tutti gli altri sarà un debutto assoluto”.
Ragazzi che si allenano da quattro mesi, tra restrizioni e zone colorate causa Covid, per farsi trovare pronti all’Opening Day. Tutti di Milano. Mancherà, eccome, Nicolò Pinazzi volato negli USA per vivere l’esperienza della Rookie League dei Cincinnati Reds. Ma ci sono tutti gli altri, compreso il più giovane, Filippo Meazza, 16 anni lo scorso marzo. Tutti carichi, tutti con una gran voglia di far bene. In bocca al lupo Milano.
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