Con una vittoria schiacciante, 18-1 al settimo per manifesta inferiorità, al “Nino Cavalli” di Parma, l’UnipolSai Fortitudo pone una solida ipoteca sul primato del girone A della Poule Scudetto, che vale la conquista della finale del massimo campionato italiano di baseball. Sabato sera al Falchi, agli uomini di Frignani basterà vincere gara-2 per centrare subito l’obiettivo, a quattro partite dal termine del percorso della seconda fase della serie A 2021, quattro gare che si giocheranno tutte contro il Cagliari, con due “double header”, da disputarsi martedì 3 e sabato 7 agosto.
La partita fra i campioni d’Italia in carica e i neo campioni d’Europa, il derby tutto emiliano, si è praticamente decisa nelle prime fasi, quando i biancoblu, nel re-match europeo di due settimane fa, sono letteralmente “scappati” grazie a un big inning in apertura da 7 punti, sfruttando le evidenti difficoltà di controllo del lanciatore partente del Parmaclima, Mattia Aldegheri, nonché del primo rilievo schierato da manager Guido Poma, Edoardo Acerbi, proseguendo la “mattanza” nelle riprese successive, trovandosi a metà del terzo inning con l’eloquente vantaggio di 15 a 0, suggellato da un potentissimo fuoricampo a sinistra da 3 punti di Ernesto Liberatore, tornato ad occupare il ruolo di catcher titolare, dopo i problemi fisici del weekend precedente, mentre al secondo inning era stato Osman Marval a battere un lungo fuoricampo da 2 punti a destra.
Tutt’altra serata, rispetto ai pitcher parmigiani, ha vissuto Claudio Scotti, lanciatore partente dell’UnipolSai, che ha mostrato piena padronanza della collinetta, controllando agevolmente i battitori avversari e ottenendo un successo personale, condito da 8 eliminazioni al piatto su 5 inning lanciati, nei quali ha concesso 4 valide, 2 basi ball e un punto, quello “della bandiera”, battuto a casa da Gonzales al terzo inning. Una tranquilla ripresa a testa per Crepaldi e Bassani a completare il lavoro per quanto riguarda il monte di lancio. La gara naturalmente si è un po’ spenta in attacco dopo le prime tre riprese scoppiettanti, ma la Effe ha trovato il modo di mettere a referto altre tre segnature, due delle quali grazie a una valida al sesto inning di Julian Dreni (3 su 3 con 2 doppi e 3 RBI), rientrato nel ruolo di interbase, che ha messo il suggello all’incontro che ha visto i biancoblu totalizzare 13 valide, contro le 5 dei ducali.
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