Dopo l’American League, il punto del mercato si focalizza sulle franchigie della National League. Situazione ancora ferma dopo il blocco dello scorso 2 dicembre per la ormai nota controversia tra Player Association ed MLB sul rinnovo del contratto, che ha portato all’ormai tristemente noto lock-out.
East Division – I Braves hanno fatto una mossa molto intelligente andando a pescare dai free-agent il miglior ricevitore sul mercato, l’ex Brewers Manny Piña, per utilizzarlo come backup. In più gli innesti di Jay Jackson, acquistato dai Giants e di Darren O’Day, tornato da free-agent dopo un anno agli Yankees, dovrebbero dare solidità e profondità al bullpen. Da valutare l’acquisto di Kirby Yates, reduce dal “Tommy John surgey”, potrebbe rivelarsi un’altra mossa vincente. Il resto del mercato è sospeso in attesa di capire le intenzioni di Freddie Freeman che in molti si aspettano possa restare nonostante l’interesse forte di Dodgers ed altre squadre. Freeman è stato uno dei volti della franchigia per più di un decennio e la sua richiesta non è irragionevole, specialmente per una squadra che ha appena vinto le World Series. Anche i Marlins stanno provando a costruire qualcosa ed hanno inserito nel roster l’esterno destro ex-Brewers Avisaíl García, prelevato dai free-agent. La franchigia è molto attiva sul fronte dei cambi. Dai Pirates arriva il ricevitore Jacob Stallings in Florida in cambio del lanciatore Zach Thompson ed altre due Minors, dai Rays arriva il seconda base Joey Wendle in cambio di un prospetto e sempre da Tampa è stato preso il lanciatore Louis Head. Inoltre hanno esteso i contratti sia a Sandy Alcantara che a Miguel Rojas. A fare la parte del leone in questa prima fase di off-season sono stati i Mets che si sono assicurati le prestazioni di uno dei partenti più ambiti: l’ex-Dodgers Max Scherzer, che va a puntellare una rotazione dei partenti che, se in salute, diventa formidabile. Sempre dagli svincolati arrivano dagli A’s l’esterno Starling Marte e il prima base/esterno Mark Canha, mentre da uno scambio con un giocatore di Minors effettuato con i Brewers arriva il terza base Eduardo Escobar. Infine occhio al giovane esterno Nick Plummer, arrivato dall’organizzazione dei Cardinals e che potrebbe rivelarsi un rookie molto interessante. Successivamente al lock-out, visto che le regole lo prevedono, è stato ingaggiato il nuovo manager dell’organizzazione. Si tratta dell’ex-guida dei Baltimore Orioles Buck Showalter, che porta con sè un incredibile bagaglio di esperienza. Tre volte manager dell’anno per la American League (nel 1994 con gli Yankees, nel 2004 con i Rangers e nel 2014 con gli Orioles), ha messo insieme 3.069 partite da manager con 1.551 vittorie e 1.517 sconfitte. Al contrario dei Mets, i Phillies hanno fatto ben poco, ma molto mirato a potenziare il bullpen. L’innesto più importante è stato senz’altro quello dell’ex-Dodgers Corey Knebel, ma sono arrivati anche l’ex Rays Ryan Sherriff, il giovane Yankees Nick Nelson (arrivato da uno scambio di giocatori di Minors) e l’ex-D-Backs Yoan López. Meno ancora hanno fatto i Nationals che si sono fatti notare esclusivamente per l’ingaggio del veterano seconda base César Hernández, che dopo due anni tra Cleveland e Chicago, sponda White Sox, torna nella East Division di National League, anche se con un’altra casacca (aveva esordito in MLB con i Phillies).
Central Division – Il nuovo GM dei Cubs Carter Hawkins ha già iniziato a plasmare il roster a sua immagine aggiungendo due partenti ad uno dei punti deboli della franchigia dello scorso anno: il monte di lancio. Così sono arrivati Wade Miley dai Reds, ma soprattutto l’ex-Mets Marcus Stroman, uno dei free-agent più ambiti nel suo ruolo. Inoltre sono stati ingaggiati il catcher di riserva Yan Gomes e l’esterno ex-Yankees Clint Frazier. Per dare profondità agli esterni nel roster è arrivato da Cleveland Harold Ramirez ed è stato rinnovato il contratto a Michael Hermosillo. Per tornare competitivi manca ancora da coprire il ruolo di interbase, e i rumors in questo senso sono molti, visto anche la qualità dell’offerta che proviene dal mondo free-agent. Un mercato attento ed intelligente è quello approntato dai Brewers, che hanno rispedito a Boston un deludente Jackie Bradley Jr., infiocchettato con due prospetti per acquisire Hunter Renfroe, che a sua volta dovrebbe andare a coprire la partenza di Avisaíl García senza molti problemi. I Brewers hanno anche affrontato il tema del catcher di riserva con l’arrivo dell’ex Orioles Pedro Severino. I Pirates sistemano il monte di lancio con l’arrivo del partente ex-Giants José Quintana. Sempre dagli svincolati pescano il catcher ex-Indians Roberto Pérez, che dovrebbe sostituire Jacob Stallings, volato ai Marlins in cambio del giovane lanciatore Zach Thompson e di due prospetti. Anche i Reds si sono mossi in modo prudenziale e hanno aperto l’offseason con le cessioni per ridurre l’impatto economico degli ingaggi di Tucker Barnhart e Wade Miley, quest’ultimo sostituito con l’arrivo del partente ex-Yankees Sonny Gray. Non molto per una squadra che lo scorso anno si è vista in crescita e che ora rischia di nuovo di sprofondare in una stagione perdente. Ancora fermi al palo i Cardinals che al momento registrano in entrata soltanto l’ingaggio del partente free-agent ex-Blue Jays Steven Matz. Un ottimo rinforzo per la rotazione dei partenti che però necessita ancora di innesti per essere competitiva.
West Division – I Diamondbacks hanno ingaggiato il closer ex-Padres Mark Melancon dai free agent e acquistato dai Rays l’esterno Jordan Luplow in cambio di un giocatore di Minors. Un buon inizio ma la strada per essere competitivi in questo girone è molto lunga. Dal canto loro i Rockies hanno lavorato principalmente sulle estensioni prolungando i contratti di Elias Díaz, C.J. Cron e Antonio Senzatela, ma nel frattempo hanno perso Jon Gray che non è ancora stato rimpiazzato. I Dodgers hanno fatto bene a rinnovare il contratto a Chris Taylor prima della serrata e a potenziare il monte con gli innesti dell’ex-Angels e Yankees Andrew Heaney e di Daniel Hudson, che torna a LA dopo il 2018. Ma è poco per addolcire la pillola degli addii di Corey Seager e Max Scherzer, che hanno già firmato con altre squadre e di Clayton Kershaw o Kenley Jansen, per il momento ancora free-agent. L’arrivo del manager Bob Melvin è stata la migliore notizia per i tifosi dei Padres in questo inverno. Visti i problemi di gestione del gruppo del 2021, una guida di esperienza era quello che serviva alla franchigia per ripartire. E Melvin con le sue 2.618 gare da manager sulle spalle con 1.346 vittorie e 1.272 sconfitte ottenute tra Oakland, Arizona e Seattle è una garanzia. Per lui parlano i 3 titoli di Manager dell’anno ottenuti ai D-Backs nel 2007 (proprio in questa Division) e agli Athletics nel 2012 e nel 2018. Dagli Hanshin Tigers giapponesi è arrivato, tramite free-agent, il closer Robert Suarez, e per puntellare ancora il monte di lancio è stato ingaggiato l’ex-Cardinals Luis García. Liberati dell’ingaggio di Adam Frazier, ceduto ai Mariners per un paio di prospetti, è stato acquistato il catcher Jorge Alfaro dai Marlins, in un ruolo dove erano già occupate due caselle importanti da Victor Caratini ed Austin Nola. Con alle spalle 107 vittorie ottenute in una stagione in cui nessuno avrebbe scommesso su di loro un centesimo, i Giants si affacciano a queste off-season confermando Brandon Belt ed Anthony DeSclafani. Dai free-agent arriva a puntellare la rotazione dei parenti l’ex-Angels Alex Cobb.
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