Serie A

San Marino, squadra che vince non si cambia

Vincere aiuta a vincere, questo è sicuro, ma per non far sì che la pancia sia piena, bisogna trovare sempre qualche nuovo stimolo. Così San Marino, scudettato per due anni consecutivi, si pone un obiettivo importante, da libro dei record: centrare per la seconda volta la tripletta consecutiva di scudetti, impresa già riuscita ai titani dal 2011 al 2013. In un mercato abbastanza povero di ribaltoni, i campioni d’Italia vanno sul sicuro, sia nelle conferme (tantissime), sia nei volti nuovi. Perché per sostituire Ustariz è arrivato Ericson Leonora, ormai un habituè dei nostri diamanti (con l’omonimo Dudley che si sposterà in prima) e perché per sostituire Quattrini tornato a Macerata, lo staff sammarinese ha ripreso Nicola Garbella, con suo fratello Giovanni che rinforzerà il line-up sammarinese solo nella prima parte del campionato. Il “vice-Lino” dietro il piatto è il giovane Rosales e a proposito di giovani, è stata data fiducia a un prodotto locale, Gianluca Tognacci, pitcher del 2000 di scuola Falcons, ulteriormente cresciuto nello Junior Rimini e notato da Mazzotti nei due anni di serie A con New Rimini.

“Dico sempre che il nostro obiettivo è continuare a giocare quando gli altri hanno smesso – ha detto il giemme Mauro Mazzotti – non sarà facile confermarsi visto che abbiamo visto benissimo nel 2022 che la differenza tra vincere e perdere è sottilissima. Il campionato è lungo, si parte il 16 aprile e l’eventuale garasette di finale è il 16 settembre, cioè cinque mesi dove bisognerà sempre stare sul pezzo. Il roster è confermato quasi in blocco, poi vedremo nel corso della stagione dove utilizzare gli slot per gli stranieri, un po’ la strategia usata negli ultimi anni”.

“La riconferma del gruppo – ha sottolineato il manager Doriano Bindi – mi aiuta dal punto di vista dell’amalgama. I giocatori conoscono il campionato, si conoscono tra di loro e dovremo partire forte fin dalle prime due partite contro gli Athletics”. Dove non ci saranno gli squalificati Ferrini e Dudley Leonora che scontano il bollente post partita di garasette con Parma.

Ricordando che San Marino ha rinunciato a partecipare alla Coppa Campioni, in chiusura pillole con Federico Celli (“il back-to back-to back di scudetti sarebbe davvero il massimo, ci proviamo”) e Carlos Quevedo (“qui a San Marino sto davvero bene e posso assicurare che la mentalità del gruppo è sempre vincente”).

 

Carlo Ravegnani

Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.

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