Serie A

Girone A: si comincia con tre doppiette

Tre doppiette nel girone A della prima fase. Due scontate, quelle delle favorite San Marino e Macerata, una un po’ meno, ottenuta dal Poviglio ai danni del Longbridge. Partiamo dai campioni d’Italia che hanno rifilato due manifeste agli Athletics. Coraggiosa è stata la partenza dei bolognesi in garauno, con tre valide (due doppi) e un punto sul diamante di Serravalle, poi è arrivata, puntuale, la reazione degli uomini di Bindi, che pur senza gli squalificati Ferrini e Dudley Leonora, hanno messo le cose in chiaro, battendo con regolarità e al settimo, dopo 13 valide e 11 punti, è arrivata la naturale sospensione. Poca storia anche nella serata, con il terzetto Quevedo-Kourtis-Garbella a dominare dal monte, 16 le valide del line-up tricolore trascinato da un Celli tirato a lucido e al settimo tutti sotto la doccia.

Stessa musica per l’altra grande favorita del girone, Macerata, che non fa sconti al neopromosso Padule. Doppia shutout combinata per i pitcher marchigiani, con i partenti Quattrini e Mejia che infilano rispettivamente 11 e 10 strike-out sui 29 complessivi dell’Hotsand. Padule, soprattutto in garauno, non è riuscito ad arginare il line-up di Macerata, ma ha trovato una mazza importante, quella di Ramirez Villanueva che ha chiuso il primo sabato della stagione con 4/7.

E veniamo alla doppietta del Poviglio che passa a Bologna, sponda Longbridge 4-2 e 9-4. In particolare gli emiliani hanno esibito un line-up particolarmente insidioso, con Gastaldi a chiudere con 4/9 (e 3 rbi in garauno), Minari 5/10, un Castillo esplosivo nella pomeridiana. I bolognesi, invece, sono apparsi in ritardo proprio con la mazza in mano e si consolano con l’ottima prova in pedana di Rizzoli, che da rilievo nella prima partita, ha concesso una sola valida in cinque riprese.

Carlo Ravegnani

Carlo Ravegnani, nato a Rimini il 31 gennaio del 1968, ha iniziato la carriera giornalistica a 20 anni nell'allora Gazzetta di Rimini, "sostituita" dal 1993 dall'attuale Corriere Romagna dove lavora come redattore sportivo. Collaboratore per la zona di Rimini del Corriere dello Sport-Stadio, il baseball è stata una componente fondamentale nella sua vita: dapprima tifoso sugli spalti dello Stadio dei Pirati poi giocatore nel mitico Parco Marecchia e poi nel Rimini 86, società che ha fondato assieme a un gruppo di irriducibili amici. Quindi giornalista del batti e corri sulla propria testata e alcune saltuarie collaborazioni con riviste specializzate oltre che radiocronista delle partite dei Pirati assieme all'amico e collega Andrea Perari. Negli ultimi anni è iniziata anche la carriera dirigenziale, con la presidenza (dal 2014) dei Falcons Torre Pedrera. La passione è stata tramandata al figlio Riccardo che gioca lanciatore e prima base negli stessi Falcons.

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