NCAA

Tremate, tremate… le Tigri son tornate!

Nello sport di oggi non è facile tenere fede alle aspettative e quando ciò avviene il sapore del successo è ancora più piacevole. Questa frase si adatta alla perfezione alla grande stagione 2023 dei Tigers di Lsu arrivati all’agognata vittoria del titolo NCAA dopo essere stati considerati da tutti in pre-season i favoriti. Gran parte del merito va sicuramente al coach Jay Johnson che alla sua seconda stagione nel dug-out di Lsu ha portato i Tigers in vetta alla NCAA grazie ad un gruppo di immenso talento guidato dall’esterno centro Dylan Crews, fresco vincitore del Golden Spikes Award (premio dato al miglior giocatore non professionista d’America), dal terza base Tommy White e dal lanciatore partente Paul Skenes, decisivo in queste College World Series anche se non è sceso sul diamante nelle tre gare decisive della serie finale.

I Tigers hanno faticato nelle partite preliminari ad Omaha avendo la meglio sull’altra favorita Wake Forest solo alla gara di spareggio con il punteggio di 2-0 con una prova magistrale sul monte di Paul Skenes ed il walk-off homerun decisivo di Tommy White all’11esimo inning.

Per assurdo nella serie finale contro Florida il parco lanciatori di Lsu senza la stella Skenes ha trovato protagonisti inaspettati come i partenti Ty Floyd e Tanner Hurd ed il closer Riley Cooper che hanno sospinto i compagni alla vittoria concedendo molto poco al temibile line up dei Gators nelle due vittorie di gara 1 e gara 3.

LSU campione NCAA 2023

Ma ripercorriamo velocemente questa serie finale partendo da garauno sicuramente quella più equilibrata delle tre e vinta dai Tigers solo all’11esimo inning per 4-3 grazie ad un fuoricampo del designato Cade Beloso a destra. In garadue arriva, eccome, la reazione di Florida che sospinta da ben 6 fuoricampo di cui 2 del prima base Jac Caglianone ed un grande slam dell’esterno Ty Evans travolge Lsu con il punteggio record di 24-4. Decisiva quindi garatre che vede in apertura i Gators avanti per 2-0 con il fuoricampo a sinistra dell’esterno centro Wyatt Langford ma poi i lanciatori di Florida con in primis il partente Jac Caglianone vengono travolti dal potente lineup dei Tigers che colleziona 24 valide fondamentali nella vittoria decisiva con il largo punteggio di 18-4. In evidenza oltre ai soliti Crews e White il 3 su 6 nel box di battuta del prima base Tre Morgan ed il 4 su 7 dell’esterno Brayden Jobert.

Ci piace sottolineare come il successo di Lsu sia, nonostante le sue “stelle”, soprattutto una vittoria di squadra e l’immagine più bella e significativa di ciò è stata senz’altro vedere il lanciatore Paul Skenes portare in spalla durante i festeggiamenti il compagno ricevitore di chiare origini italiane Alex Milazzo infortunatosi in un arrivo a casa base durante la partita.

Delusione forte per Florida da cui ci si aspettava di più soprattutto dopo la grande reazione in garadue ma i Gators sono senz’altro stati “traditi” anche dalle difficoltà sul monte della loro “stella” Jac Caglianone forse troppo teso per la grande attenzione mediatica posta su di lui in queste College World Series. Ora per il prima base e lanciatore di chiare origini italiane, c’è la possibilità di riprendersi partecipando con i Falmouth Commodores alla Cape Cod League la più prestigiosa Summer League riservata ai giocatori NCAA.

 

Andrea Palmia

Andrea Palmia è nato a Bologna il 4 aprile 1968 e vive nel capoluogo emiliano con la moglie Aurora e la figlia Lucia di due anni. Laureato in Pedagogia con una tesi sperimentale sui gruppi ultras, lavora dal 1995 come educatore professionale con utenti disabili mentali e fisici. Appassionato di sport in genere ed in particolare di quelli americani, ha sempre avuto come sogno nel cassetto quello di fare il giornalista sportivo. Dal baseball giocato nel cortile del condominio con una mazza scolorita alle partite allo stadio Gianni Falchi con i fuoricampo di Roberto Bianchi e Pete Rovezzi, il passo è stato breve. Fortitudino nel DNA, nutre una passione irrazionale per i "perdenti" o meglio per le storie sportive "tormentate" fatte di pochi alti e di molti bassi.

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