Surprise, surprise. Dopo nove sconfitte consecutive la National torna a vincere l’All Star Game. Era il lontano 10 luglio 2012, quando l’American viene travolta con un rotondo 8-0 a Kansas City. Da allora solo successi “A”, una striscia interrotta all’ottavo inning dell’edizione 2023 di Seattle.
Questione di famiglia
Ma facciamo un passo alla volta, perchè l’All Star Weekend è partito con lo spettacolare Home Run Derby, che non ha certo deluso le attese. Al primo round, infatti, l’idolo di casa Julio Rodriguez ha piazzato il record di sempre con la bellezza di 41 fuoricampo. Uno sforzo pagato poi in semifinale con la sconfitta contro Randy Arozarena, che a sua volta, però, si blocca sul più bello nella finalissima e non riesce a superare Vladimir Guerrero Jr, che sedici anni dopo suo padre Vladimir (San Francisco, 2007) entra nell’albo d’oro.
Curiosità e numeri
L’All Star Game 2023 porta in dote diversi record. Intanto un ritorno all’americanità, visto che su 77 convocati, ben 46 stavolta sono statunitensi (11 i dominicani, 8 i cubani, 6 i venezuelani, forse il minimo storico degli anni 2000). E poi la bellezza di otto giocatori della stessa squadra, Atlanta, mai successo prima, così come cinque titolari (Heim, Jung, Semien, Seager e Garcia di Texas) era accaduto solo nel 1976 ai Reds futuri bicampioni. Il bilancio totale delle sfide tutto sommato è equilibratissimo, 47 vittorie American, 43 National (da oggi 44) e 2 pareggi, ma quello delle ultime 25 è quasi imbarazzante: 21 successi “A”, 3 “N” e un pareggio.
Ma la storia cambia…
La partita, come sempre, è tiratissima e i due allenatori Thompson e Baker cambiano lanciatore ogni inning. Al 2° è Yandy Diaz a festeggiare il suo primo All Star Game con l’homer dell’1-0, ma al 4° arriva il pareggio, proprio su un altro idolo di casa, George Kirby, che concede un doppio a J.D. Martinez e poil’immancabile singolo a Luis Arraez, re della media battuta, che chiude a 2/2 e firma l’1-1. Al 6° torna avanti l’American: singolo di Salvador Perez, doppio di Brent Rooker e volata di sacrificio di Bo Bichette (2-1). Sembra il solito copione, ma stavolta cambia tutto all’8°. Sul monte sale Danny Bautista, ma il closer dei Baltimore Orioles si dimostra subito nervoso e scontrollato: Nick Castellanos gli strappa una base ball dopo quattro foul, avanza su un altro lancio pazzo e poi ci pensa Elias Diaz, catcher dei Colorado Rockies, che si trasforma nel più improbabile degli eroi (nonché Mvp) con un fuoricampo a sinistra che vale il sorpasso: 3-2. Stavolta è destino, perchè nello stesso inning il terza base di Atlanta, Austin Riley, si inventa un doppio gioco incredibile e al 9° tocca a Craig Kimbrel, un top ten nella graduatoria all time delle salvezze, chiudere la porta alla “A”. Dopo due out arrivano due basi ball sul conto pieno, ma contro Jose Ramirez il missile giusto finisce nel guantone di Will Smith: strike-out e fine di un incubo. Che spettacolo.
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