Anche il massimo campionato 2024 vedrà ai nastri di partenza il Baseball Godo. Con grande spirito di sacrificio, passione, tradizione: come sempre, insomma. Il nuovo manager è Iday Ruiz, già nello staff tecnico rossoblù, nel roster non ci saranno Bruno (a Grosseto), Luca Servidei (a Ravenna, in B), Canellini e i due stranieri, Rodriguez Acosta e Rodriguez Salas. La società è alla ricerca di un buon lanciatore partente straniero, per il resto si farà con i veterani ex-settore giovanile ma anche con alcune novità della stessa provenienza.
PAROLA DI PRESIDENTE – Il punto della situazione lo fa al meglio il presidente Carlo Naldoni. “Veniamo da un anno complicato, quello di Godo è stato infatti l’unico campo di baseball allagato dall’alluvione, ma abbiamo saputo reagire e in un mese, anche con la fattiva collaborazione dell’amministrazione comunale a cominciare dalla Sindaca Valentina Palli e dall’Assessore Mirko Frega, oltre che all’impegno veramente straordinario dei nostri volontari, dirigenti, giocatori e tifosi e della solidarietà che si è creata a livello nazionale ed internazionale, con numerosi e concreti atti di generosità, utilissimi per poter riprendere l’attività, abbiamo potuto ricominciare a contare sul nostro campo per poter continuare a giocare nel campionato di serie A”.
NOVITA’ – A proposito del nuovo assetto, Naldoni non si sbilancia: “Sono abituato, per evidente incompetenza, a non occuparmi di problemi tecnici che lascio ai competenti a cominciare dal direttore sportivo Attilio Casadio. So che si sta cercando di allestire una squadra che possa continuare a renderci orgogliosi ed a mantenere la positiva immagine che da sempre ci caratterizza. Ci sono stati cambiamenti a livello manageriale con l’incarico di allenatore affidato ad Iday Abreu Ruiz, il nostro grande campione cubano che ci onora della sua presenza ed attività entusiasta da un po’ di tempo e che certamente metterà al massimo frutto la sua esperienza. Iday è andato a sostituire Stefano Naldoni che per tre anni ha guidato positivamente lo staff, ne capiamo le motivazioni e gli auguriamo in bocca al lupo. Credo che alcuni vecchi, senza offesa, giocatori quest’anno o concluderanno la loro carriera o ridimensioneranno di molto il loro impegno, rimanendo comunque nella squadra per poter continuare a mettere a disposizione la loro esperienza. Questo comporterà la necessità di costruire una squadra con tanti giovani che si sono messi in luce e che sono cresciuti nel nostro vivaio e nell’ambito della franchigia Bizantina col Ravenna e colgo l’occasione per ringraziare Andrea Tulli ed il Presidente Oscar Amaducci per la loro disponibilità”.
DURA VITA – Chiusura con le solite problematiche affrontate dalla società: “Come già detto le difficoltà stanno aumentando ed anche i costi, purtroppo siamo una realtà e uno sport che, collocata in una piccola realtà, non riesce ad attirare sponsor più di tanto, pur avendo la squadra in serie A e di ciò siamo profondamente rammaricati”.
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