NCAA

Playball per le CWS 2024, occhi puntati su Jac Caglianone

Ad Omaha, nel Nebraska, playball nella serata italiana per le College World Series che rappresentano la celebrazione, lunga una decina di giorni, del College Baseball con anche tantissimi eventi collaterali organizzati per gli appassionati. Le 8 partecipanti, che si affronteranno col tradizionale sistema della “doppia eliminazione” (nessuna esclusione diretta ma solo alla seconda sconfitta), sono divise in 2 raggruppamenti da 4 squadre ciascuno: le vincenti si scontreranno poi nella finale vera e propria al meglio dei 3 incontri fra il 22 ed il 24 giugno per aggiudicarsi il titolo nazionale attualmente detenuto da LSU, grande assente di questa edizione.

La particolarità di queste College World Series è che tutte le finaliste provengono da due sole conference, la Southeastern e l’Atlantic Coast, fatto che testimonia ancor di più l’attuale dislivello all’interno del college baseball e che sta facendo riflettere e non poco gli addetti ai lavori. Grande favorita sicuramente Tennessee, squadra ricca di talento e profonda sia nel box che sul monte di lancio con alcune stelle come il seconda base Christian Moore e l’interbase al suo primo anno Dean Curley.

Principale avversaria sarà certamente Florida reduce da una stagione regolare complicata ma che arrivata la post season ha cambiato marcia trascinata dal talento del suo “two-way player” Jac Caglianone. Alle spalle dei Gators si fanno preferire sulle altre Virginia e North Carolina State.

Fra le outsider che potrebbero sorprendere sicuramente Kentucky, alla sua prima partecipazione assoluta alle College World Series grazie alle battute di Nick Lopez e capace di eliminare ai Super Regional Oregon State della stella italo-australiana Travis Bazzana. Da non sottovalutare anche North Carolina e Texas A&M entrambe con un roster profondo e ricco di talento.

Analizzando in dettaglio gli accoppiamenti su un lato del tabellone, si presenta molto intrigante la prima sfida tutta Atlantic Coast Conference fra North Carolina della stella Vance Honeycutt e dei paisà Jason DeCaro, Anthony Donofrio e Johnny Castagnozzi e Virginia, la possibile mina vagante di queste College World Series, così come quella che vedrà opposta la sempre competitiva Florida State del miglior lanciatore in queste finali Jamie Arnold alla favorita numero 1 Tennessee che alla sua terza partecipazione negli ultimi quattro anni spera che questa sia la volta buona per arrivare al successo finale.

Dall’altra parte si inizierà con la sorpresa Kentucky arrivata per la prima volta ad Omaha. Ora i Wildcats guidati dal coach dell’anno e di chiare origini italiane Nick Mingione troveranno sulla loro strada North Carolina State molto pericolosi trascinati dal loro monte di lancio ricco di talento e perché no dalla voglia di vendicare la loro partecipazione nel 2021 rovinata dal Covid.

A chiudere il quadro del primo turno un’equilibrata Texas A&M-Florida con i Gators che hanno avuto la meglio nei Super Regional della forte Clemson.

Fra i protagonisti individuali più attesi di questa kermesse troviamo appunto il già citato Jac Caglianone, il più forte giocatore nel college baseball di queste ultime stagioni che vorrà sicuramente vendicare le sue deludenti College World Series dello scorso anno (4 su 22 nel box di battuta ed un 11.17 di media pgl sul monte di lancio) e chiudere la sua carriera universitaria al top. Sullo stesso livello il seconda base Christian Moore di Tennessee che in questo 2024 ha viaggiato alla grande con .376 di media battuta e ben 32 fuoricampo (record stagionale) con ben 4 ottenuti nel torneo finale Ncaa. A chiudere un magico terzetto l’esterno centro di North Carolina Vance Honeycutt, stratosferico anche lui nel torneo finale con 4 fuoricampo fra i quali quelli decisivi contro West Virginia e LSU.

Andrea Palmia

Andrea Palmia è nato a Bologna il 4 aprile 1968 e vive nel capoluogo emiliano con la moglie Aurora e la figlia Lucia di due anni. Laureato in Pedagogia con una tesi sperimentale sui gruppi ultras, lavora dal 1995 come educatore professionale con utenti disabili mentali e fisici. Appassionato di sport in genere ed in particolare di quelli americani, ha sempre avuto come sogno nel cassetto quello di fare il giornalista sportivo. Dal baseball giocato nel cortile del condominio con una mazza scolorita alle partite allo stadio Gianni Falchi con i fuoricampo di Roberto Bianchi e Pete Rovezzi, il passo è stato breve. Fortitudino nel DNA, nutre una passione irrazionale per i "perdenti" o meglio per le storie sportive "tormentate" fatte di pochi alti e di molti bassi.

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