Serie A

Il Bsc 1952 Grosseto saluta Cappuccini e riparte da Enrico Vecchi

Il Bsc Grosseto riparte da Enrico Vecchi. E’ un periodo di grandi novità per la formazione maremmana che milita nel girone A di serie A: prima il cambio di presidente, con Antonio Pugliese, al posto dell’avvocato Massimo Ceciarini, fondatore della società nel 2012, poi la decisione di Stefano Cappuccini, il manager che ha portato i ragazzi di via Orcagna dalla serie B alla semifinale scudetto, di prendersi un anno di pausa, nonostante le lusinghe di Bbc Grosseto e Macerata.

E adesso arriva l’annuncio della scelta del nuovo condottiero, uno dei grandi battitori del baseball italiano. Enrico Vecchi manca dal massimo palcoscenico dal 2011, anno in cui guidò il Montepaschi Bbc nell’ultima annata di un ciclo indimenticabile, che dovrà ricreare un ciclo che vuole rimanere in alto facendo dei piccoli passi indietro.

«Sono contento di iniziare questa avventura – dice Enrico Vecchi, classe 1970 – sono ormai 13 anni che sono al di fuori del baseball. Mi ha convinto la progettualità della società: partiranno da zero, per rimanere in alto. Entro in una società nella quale Stefano Cappuccini ha lavorato bene dal punto di vista tecnico. Per il momento non faccio i nomi, la dirigenza sa perfettamente  mi servirà un roster formato da tot lanciatori, tot interni e tot esterni e piano piano li troveremo. Appena possibile inizieremo gli allenamenti».Vecchi ha annunciato anche lo staff: Alessandro Cappuccini pitching coach; Antonio Momi, Alessandro Cipriani, Lino Luciani, Federico Giannoni coach; Michele Mazzilli general manager, Marco Terribile il dirigente accompagnatore della prima squadra.

«Siamo molto in linea su tutta la programmazione – aggiunge  il presidenteAntonio Pugliese, alla prima uscita da presidente – felici di sostituire un pezzo importante del baseball grossetano come Stefano Cappuccini, con un altro campione come Enrico Vecchi».

Il direttore sportivo Roberto Piccioli si prepara a un inverno di cambiamenti: «Dell’anno scorso verrà confermato solo il cubano Aloma – dice – Siamo in contatto con Omar Minaya per un paio di lanciatori stranieri forti, ma dobbiamo ripartire dai giocatori grossetani, quelli che rimarranno Non vogliamo fare una squadra esagerata, perché non riusciremo mai a raggiungere le big, senza uno sponsor da 200.000 euro. L’obiettivo sarà rimanere nel girone élite e far crescere questi ragazzi. Non è stato facile negli anni passati, forse abbiamo esagerato un po’ troppo, dovevamo fare un passaggio più graduale e farli giocare di più. Purtroppo c’è stata la concorrenza con il Bbc, si faceva a rincorrersi. Dovevamo invece andare avanti per la nostra strada e far crescere i nostri ragazzi».

Inevitabile una battuta di Pugliese su una fuzione l’altra società grossetana di serie A, il Bbc: «Preclusioni non ce ne sono, è solo la forma societaria che crea problemi. Noi abbiamo fatto una srl, non ci sentiamo di sposare una Asd. Quando ci vorremo confrontare su questo, si sbloccherà tutta la situazione. Servirebbe una squadra di vertice e una che lavori per la crescita dei giovani nei gironi B, C, D, E. Il Parma mette 25.000 sul piatto e prende Liddi, Bologna fa altrettanto per Gouvea. Ma questo atteggiamento è lontano anni luce da noi, anche se facessimo la fusione. Ce l’avremmo 50-70.000 per prendere due lanciatori dominanti? Io dico di no. L’unico modo che abbiamo per arrivare vicino è creare uno zoccolo duro di sei-sette atleti locali, ai quali aggiungere 3-4 tra comunitari e stranieri».

Redazione

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