La lettera di Giuliano Vergnasco (27 luglio 2000)
nnHo letto con molto interesse il dibattito sul futuro del Baseball di base e diconla mia: la serie C così come è adesso è il cimitero degli elefanti, non servenne a far crescere i giovani ne a divertire gli altri, partite lunghissime,nscarso livello tecnico (anche dei tecnici, ma come vengono dati i tesserini danallenatore?), arbitri (quando ci sono) di uno squallore disarmante.
La Bnnonostante i toni trionfalistici di alcuni articoli che compaiono in rete è dinun livello pessimo con squadre che compaiono e scompaiono, retrocessioni enripescaggi fatti assolutamente a caso e soprattutto sempre le stesse facce (pernfare un esempio a Torino giocano un buon numero di ultraquarantenni).
Ilnproblema è come superare tutto ciò e dare anche un nuovo impulso al movimenton(?), personalmente sarei per la creazione di tre leghe all’interno dellanfederazione: little league per tutte le attività giovanili, amatori C e B enlega nazionale per A1 e A2, ciascuna di queste leghe avrebbe la possibilità dingestire calendari, regole di gioco e di tesseramento che risulterebberonsicuramente più aderenti alla realtà della categoria.
Altro nodo cruciale danaffrontare è il finanziamento e la promozione dell’attività che sononstrettamente correlate bisogna arrivare a un prodotto baseball che sianappetibile per gli sponsor che arrivi a autofinanziare l’attività. La stradanda seguire è quella seguita nel passato dal basket con l’ingaggio di grandinatleti e allenatori stranieri, che protrebbero fare anche immagine e poi lanproduzione da parte della federazione di servizi televisivi in cui venganonspiegati gioco e regole e l’immissione nel circuito televisivo in chiaro deglinhighlights delle major, potrebbe essere questo l’unico modo per far conoscere ilngioco e creare curiosita’ nel pubblico.
nnnLa lettera di Flavio Pomogranato (31 luglio 2000)
nEvviva la Liguria batte un colpo!
nHo letto con attenzione la missiva del Sig. Giardini (che non è solo il responsabile dei Surfers ma, se la memoria non mi trae in inganno, ricopre anche una qualche carica presso la FIBS Liguria) e vorrei rispondere con un mio personale commento.
nNessuno, almeno mi pare, in tutte le lettere pubblicate su Baseball.it ha mai fatto accenno alla Federazione come ad un ente benefico che deve distribuire soldi od “accontentare” tutti, quello che gli appassionati chiedono, sia quando parlano di attività di vertice sia quando parlano di attività di base, sono organizzazione seria, idee valide e soprattutto programmi efficaci per sviluppare il baseball sia a livello nazionale sia a livello locale. Per tutte queste cose, od almeno per la maggior parte di esse, i soldi a disposizione sono più che sufficienti, bisogna forse spenderli meglio. Il tuo purtroppo è il solito vecchio disco che ogni volta ci sentiamo ripetere dalla Federazione Ligure, certamente avere a disposizione risorse economiche maggiori faciliterebbe la vita a tutti, ma spesso è solo un alibi. I soldi sono molto, moltissimo ma non sono tutto, ci vogliono anche le persone, l’organizzazione e questa non dipende dai soldi. L’attività giovanile è da “parrocchia”? Con un pò di buona volontà, non denaro, sai quante cose si potrebbero fare in Liguria a costo zero? Ci avete mai pensato?
nAnziché fare una riunione tra società tre giorni prima dell’inizio del campionato o spedire i telegrammi al venerdì per comunicare qualche cosa che succede o non succede il sabato, sarebbe meglio darsi per prima cosa una bella svegliata generale, secondo organizzare più spesso incontri tra società e federazione possibilmente con i cervelli in azione
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nVisto che non mi piace passare per un parolaio, nei prossimi giorni, se il Sig. Labanti avrà la cortesia di ospitarmi su Baseball.it, invierò alcune proposte, tagliate sulla situazione del baseball ligure ma che potrebbero anche interessare altre realtà, nella speranza che possano aprire un dibattito serio anche nella mia regione
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