Oggi conosciamo meglio il prima base degli Yankees Campioni del Mondo Tino Martinez. ‘Tino’ è, per la cronaca, il diminutivo di Costantino.
Come hai iniziato a giocare a baseball? A 5 o 6 anni ho cominciato a giocare a ‘T Ball’ nella ‘Little League’. Il mio allenatore era mio padre.
Da dilettante Tino ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1988 a Seul, in Corea. Qualche mese prima è stato nominato MVP del Campionato del Mondo che si giocò proprio in Italia.
Che ricordi hai del tuo viaggio in Italia? Meravigliosi. Noi alloggiavamo a Parma, ma abbiamo viaggiato 3 settimane attraverso l’Italia. E’ stata un’esperienza notevole.
Cosa si prova a far parte di una vera ‘dinastia’ del baseball come gli Yankees? E’ semplicemente fantastico. Ogni anno diventa più difficile, però. Tutti si aspettano che vinceremo e se non vinciamo ecco che arriva la delusione. Ogni anno l’ostacolo da superare si alza un po’
.
Quali sono le cose che ti aiutano a sostenere tutta questa pressione? Mi piace viaggiare, vedere diverse città e mangiare nei diversi ristoranti di ogni città dove giochiamo. Il ragazzo ama il buon cibo, quindi. Non sarà mica italiano anche lui?
Tino Martinez ha una media battuta vita di 272, ma quest’anno sta battendo a 266, con 27 fuoricampo e 88 punti battuti a casa. E’ il quarto in battuta degli Yankees, dietro l’esterno centro Bernie Williams.
Quest’anno, precisamente il 13 giugno, ha battuto più di un fuoricampo nella singola partita disputata contro Montreal. Un piccolo record che detiene è quello di avere almeno un ‘grande slam’ per ogni campionato dal 1995 a oggi. E’ solo il quinto giocatore della storia ad aver ottenuto questo primato.
Questa però potrebbe essere la sua ultima stagione a New York.
I bene informati dicono che il proprietario degli Yankees Gorge Strainbrenner sarebbe pronto a cederlo agli A’S in cambio di Jason Giambi, che in effetti non ha ancora rinnovato il contratto.
Chissà cosa direbbero i tifosi di Oakland, che si stanno ancora lamentando per aver perso Mc Gwire
traduzione di Riccardo Schiroli
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