Vi faccio un po’ di nomi: Roger Clemens, Andy Petitte, Orlando Hernandez, Mike Mussina, Sterling Hitchcock, Mike Stanton, Mark Wohlers e Mariano Rivera. Sì, sono i nomi principali dello staff di lanciatori dei New York Yankees Campioni del Mondo.
Vi immaginate essere il ricevitore di questi personaggi? Il catcher di alcuni dei più forti lanciatori delle ‘Majors’? Beh, per baseball.it io ho parlato con Jorge Posada, il loro ricevitore.
Quando l’ho incontrato, Jorge era seduto nello spogliatoio con un’enorme borsa del ghiaccio attorno alla spalla destra. Posada è destro di tiro ma batte ambidestro.
Come ci si sente ad essere il ricevitore di alcuni dei lanciatori più famosi in assoluto? Ricevere quando lanciano veterani di questo genere è il massimo. Per me diventa tutto più facile, visto che loro sono in grado di fare aggiustamenti durante la partita. In effetti, catcher e lanciatori devono essere in sintonia, perché se durante la partita si nota che gli avversari battono facilmente, qualcosa bisogna cambiare. E se in questo processo il lanciatore e il ricevitore non sono in sintonia, beh
la giornata sarà lunga, per tutta la squadra. Ovviamente, un giovane non ha l’esperienza per fare questi aggiustamenti in corsa.
Quando abbiamo iniziato l’intervista, Posada era seduto. Così per guardarlo negli occhi mi sono accosciata. Nel giro di poco tempo ho avuto male alle ginocchia e ai polpacci. Mentre mi rialzavo, Jorge rideva.
Come fai a stare accosciato per ore tutti i giorni? Ci si abitua. Quando non giochiamo faccio molto lavoro per rinforzare le gambe, cosa che non posso fare a campionato in corso. Ma ripeto che ci si abitua. Mi piacerebbe credergli
Da quanto tempo giochi catcher? Sinceramente, non ricordo ha esclamato ridendo Giocavo interbase e quando ho firmato per gli Yankees mi utilizzavano anche come seconda base.
Da quando ha debuttato in Grande Lega, nel settembre del 1995, Jorge Posada ha giocato ogni anno nella ‘post season’.
Che sensazioni dà? La sensazione è che
mi hanno viziato. Direi che mi sono semplicemente trovato al posto giusto al momento giusto. Magari con il talento giusto
Che Posada ami il baseball, è ovvio. Ma cosa ama di più di questo gioco? Il divertimento. Di mestiere facciamo il gioco che facevamo da ragazzi e la gente ci viene a vedere comunque, tutti amano vedere il loro giocatore preferito.
Jorge Posada ha una media vita di 272 e nella stagione 2001 batte a 298, con 19 fuoricampo e 78 punti battuti a casa.
Il 10 luglio faceva parte della selezione della ‘American League’ che ha battuto la ‘National League’ 4-1 nella ‘All Star Game’. Jorge ha chiuso quella gara a 1 su 1.
Il 6 giugno contro Baltimora ha battuto il secondo ‘grande slam’ della sua vita. Entrambi li ha ottenuti in questa stagione: il primo contro Toronto l’8 aprile.
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