Mi sono avvicinata a Tim Hudson nel dopo partita di una gara degli A’S della quale non era stato il ‘partente’, giusto per evitare che fosse circondato dalla solita folla di telecamere e taccuini.
Nel 2000 sei riuscito a vincere 20 partite ed era per te la prima stagione passata interamente nelle ‘Majors’. Cosa si prova? E’ qualcosa che ogni lanciatore vorrebbe ottenere. Non dico che me lo aspettavo, così come non potevo aspettarmi che avrei vinto la ventesima partita nell’ultima giornata di ‘regular season’. Il 2000 è stato un anno eccezionale in generale, per noi. Non dimentichiamo che Jason Giambi ha vinto l’MVP dell’American League.
Tim ha fatto parte della squadra di All Star dell’American League nel 2000 per la sfida con la National League che si è giocata ad Atlanta, Georgia, al ‘Turner Field’: E’ stato bellissimo. Visto che la gara si giocava ad Atlanta, ero anche vicino a casa (Tim Hudson è nato in Georgia, n.d.r.) E al campo c’erano tutti i miei parenti.
Lo scorso anno Hudson ha lanciato 3 partite complete ed è già arrivato a ripetersi nella stagione 2001. Un risultato notevole; nell’era degli specialisti del ‘bull pen’ non sono molti i lanciatori in grado di rimanere in pedana 9 riprese.
Come ci sei riuscito? Se i tuoi lanci funzionano, può succedere. Non scendo in campo con l’idea che lancerò 9 riprese, ma sono preparato per farlo. A fine campionato faccio molto lavoro con i pesi e svolgo una preparazione atletica molto mirata, in modo da avere il massimo della resistenza per settembre.
Essendo ancora molto giovane, i tecnici devono tenere sotto controllo il numero di riprese lanciate che Tim accumula, oltre al numero di lanci. Nel 2000 Tim ha lanciato per 202 riprese, quest’anno ha già superato quel numero arrivando a 204.
Come ti senti in questo momento della stagione, rispetto allo scorso anno? Direi allo stesso modo. Più o meno ho fatto lo stesso numero di lanci. Nel 2000 però avevo concesso molte più basi per ball.
Lo spogliatoio degli A’S lo si può definire come minimo ‘vivace’.
Come ti trovi con questi compagni? L’approccio al campionato è lo stesso dello scorso anno. Nel 2000 abbiamo giocato alla grande in settembre. Ci dobbiamo ricordare di non commettere errori mentali. Direi che un anno fa ci siamo comportati bene, contro gli Yankees e quest’anno ci sentiamo pronti per giocare qualsiasi serie.
Prima di lasciare Tim Hudson, gli ho voluto chiedere quale sia la cosa che lui ama di più del baseball: La competizione! Affrontare il battitore è una cosa che mi diverte molto.
Gli A’S stanno andando fortissimo. Il loro vantaggio sui Red Sox per la corsa alla ‘wild card’ dell’American League cresce di settimana in settimana.
Tim Hudson ha un record di 16-7 e in teoria dovrebbe partire altre 5 volte prima della fine della stagione regolare. Assieme al suo compagno Mark Mulder potrebbe chiudere il 2001 con 20 vittorie. Proprio un bel risultato, per un ragazzo così giovane.
Buona fortuna, Tim. La Bay Area fa il tifo per te.
traduzione di Riccardo Schiroli.
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