Mussina: “Una partita come un'altra”

Parla il vincente di gara 3 tra Yankees e A'S. Deluso il pubblico, voleva il cappotto.

55.861 persone: il pubblico più numeroso che abbia mai assistito ad una partita di baseball ad Oakland. Gente proveniente da tutta la California, come R.J. e Peggy Glasgow di Marysville, arrivati con una coppia di loro amici tifosi degli Yankees e convinti che Oakland avrebbe completato il cappotto. Sfortunatamente, i ‘Bombardieri del Bronx’ non sono stati d’accordo.

Il lanciatore degli A’S Barry Zito pensa ancora alla pallina che gli è costata il fuoricampo decisivo di Posada: Era una palla veloce che doveva essere interna. Purtroppo è rimasta in mezzo. Adesso che ci penso, mi ricordo che anche lo scorso anno Posada segnò l’unico punto di New York contro di me, me ne dovrò ricordare la prossima volta che gli lancio contro. Lasciatemi fare i complimenti a Mussina, che ha lanciato alla grande. Adesso pensiamo a domenica e a segnare qualche punto. Questa è la seconda sconfitta per 1-0 della carriera di Zito. L’altra risale ai tempi del College.

Mike Mussina ripete il concetto già espresso ieri: Ho cercato di scendere in campo pensando che fosse una gara come un’altra. E’ stata una partita molto eccitante, come sempre quando finisce 1-0. All’inizio noi lanciatori siamo stati aiutati dal fatto che il riflesso del sole rendeva difficile ai battitori vedere la pallina.
Dopo l’1-0 ho sperato che ci fossimo sbloccati, ma non abbiamo più segnato. Poco male, ci siamo comunque conquistati il diritto a giocare domenica
.

Ecco le dichiarazioni del manager degli A’S Art Howe: E’ stata la partita che tutti si aspettavano, con un punteggio basso. Barry Zito ha fatto ovviamente un errore, la palla che è costata il fuoricampo di Posada. Penso sia stato l’unico, perché ha lanciato alla grande e non deve sentirsi colpevole di niente. Piuttosto, non abbiamo combinato nulla in attacco.

Complimenti al lanciatore partente arrivano anche dal manager degli Yankees Joe Torre: Ha lanciato come oggi tutto l’anno. Ha fatto 100 lanci, sensazionale. Forse poteva continuare a lanciare, ma siamo a fine stagione e poi avevo comunque deciso prima della gara che, se ci fosse stata una situazione così chiusa, avrai fatto lanciare a Rivera 2 inning.
Torre ha anche già scelto ‘El Duque’ Hernandez come partente di gara 4: L’ho visto lanciare a Tampa e mi ha dato molta fiducia, anche se sono stati solo 4 inning. Dalla sua parte c’è anche quello che ha fatto prima dei problemi al braccio. Insomma, se deve funzionare, funzionerà. In ogni caso, avrò fatto partire qualcuno che scende in campo convinto di vincere.

Orlando Hernandez appare tranquillo, nonostante rientri in una gara così importante: Sto bene, se no non lancerei domenica. Sono pronto e cercherò di aiutare la mia squadra. Non c’è altro da dire.
Per gli A’S lancerà Cory Lidle.

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Claire Matthew è nata e cresciuta nella 'Marin County', poche miglia a nord di S. Francisco.Da bambina ha osservato a 'Candlestick Park' i vari Willie Mays, Willie Mc Covey e Juan Marishal esibirsi con la maglia dei San Francisco Giants. Così, dalla più tenera età, si è innamorata del baseball e ha iniziato a scambiare figurine con i suoi fratelli Chris e Paul.Successivamente il baseball è diventato una professione. Per 5 anni ha lavorato proprio per i Giants come 'coordinatrice degli eventi promozionali' presso l'ufficio 'vendita biglietti'.Il suo secondo amore sono le gare automobilistiche. Claire è stata coinvolta in competizioni di ogni livello, lavorando per diverse 'scuderie' come addetta alle pubbliche relazioni e alle sponsorizzazioni.Oggi è una libera professionista nel settore delle pubbliche relazioni. Il suo ufficio è a Greenbrae, nella California del nord. E' specializzata nell'organizzare eventi per la raccolta di fondi e nell'ottenere spazi sui media per le organizzazioni coinvolte negli eventi.E' la madre 'single' di Alison (20 anni) e Rhianna (19).

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