Joe Torre aveva ragione ad indossare quel cappellino con la famosa frase di Yogi Berra: Non è finita, fin che non c'è la parola fine (adattamento da “It ain't over til it's over”, n.d.t.).
Volevo che fosse vero ha detto il manager degli Yankees.
E' una cosa che non va scordata, specie se sei stato dall'altra parte della barricata. Quando conduci, stai male fino a che non arriva la vittoria decisiva. Devi continuare a lottare, a meno che 2 vittorie non siano abbastanza per portare a casa una serie.
I suoi hanno continuato a lottare e hanno vinto gara 5, tanto lunga da far dire a Torre: Per fare i primi 3 inning ci abbiamo messo 3 settimane!.
Adesso si decide tutto questa notte allo “Yankee Stadium”.
L'esterno degli Athletics Johnny Damon non è molto contento: Adesso è dura, i favoriti diventano loro. Purtroppo non ce l'abbiamo fatta a chiudere in 3 gare Nè in 4, per la verità….
Dello stesso parere è il terza base Eric Chavez: Dopo che siamo andati sul 2-0, nessuno parlava di tornare a New York. Comunque abbiamo il nostro asso che lancia, domani (Mulder). E' la gara più importante della nostra vita, non possiamo essere stanchi.
A proposito di assi, per gli Yankees lancerà Roger Clemens, le cui condizioni sono incerte, dopo lo stiramento di cui è stato vittima in gara 1.
Torre dice di 'The Rocket': E' motivatissimo, vola più alto di un rapace, quando scende in campo in queste situazioni, perchè è quello che ha sempre voluto fare in tutta la sua carriera. Insomma, è allenato alle emozioni. A parte l'aspetto fisico, il rischio peggiore che corre è lanciare troppi ball.
Purtroppo per gli A'S l'infortunio occorso ieri notte a Jermaine Dye (è dovuto uscire dopo essersi spizzato una palla su una gamba) è piuttosto grave. I medici della società gli hanno diagnosticato una frattura e per questo Dye non potrà più giocare in questa post season.
Commenta per primo