Ho infilato un ‘uno due che mi ha fatto crescere in maniera esponenziale nella considerazione degli addetti alle Pubbliche Relazioni di qui.
Poco prima di presentarsi in sala stampa per il dopo partita della gara con il Canada, il manager di Cuba Higino Velez mi si e’ avvicinato e, esclamando un clamoroso: Schiroli, fratello, mi ha abbracciato.
Higino ha allenato il Parma e ha abitato nella mia citta’ per anni (perche’ io sono nato e risiedo a Parma, benche’ per i nettunesi sia di Rimini, per I riminesi di Nettuno e, immagino, per i canadesi di Cuba, da ieri in poi
). Siamo in buoni rapporti, tutto qui. Per I cinesi, pero’, io sono un giornalista celebre a livello mondiale. E lo restero’.
Il secondo colpo d’immagine l’ho realizzato quando il Presidente dell’Iba Aldo Notari ha interrotto un colloquio di lavoro per salutarmi e darmi il suo numero di cellulare Taiwanese. Anche Notari e’ di Parma (e altri non ce ne sono, state tranquilli
) e mi conosce da quando sono bambino. E anche questo i cinesi non e’ necessario che lo scoprano.
Con la mia nuova imagine di VIP, sono partito in treno alla volta di Kaohsiung, la localita’ che rappresenta il quartier generale dell’Italia.
A tutti coloro che hanno intenzione di venire in Cina: sappiate che i mezzi pubblici (a parte gli aerei) gli stranieri non li usano. Quindi, vi guarderanno un po’ strano.
Per ‘cinesizzarmi un po’ ho comprato un sandwich da mangiare come colazione. Ero piu’ simile ai nativi, ma il mix di uova, cocco, salsa agrodolce e una specie di prosciutto cotto me lo sarei risparmiato volentieri.
Il treno che da Taipei porta a Kaohsiung e’ molto confortevole. Piu’ dell’aereo che da Amsterdam mi ha portato qui, per intenderci.
Attraversiamo praticamente tutta l’isola, che vista dal treno mi sembra davvero priva di identita’. I sobborghi delle citta’ sono molto tristi e degradati e I nuclei urbani sono cresciuti in maniera disordinata e senza un preciso disegno urbanistico. Il paesaggio in compenso e’ suggestivo. Taiwan e’ un’isola molto montagnosa, quindi il colpo d’occhio cambia spesso e in maniera piuttosto drammatica.
Vedo anche il mare, in lontananza e per la prima volta. Fa un brutto effetto, grigio e mosso.
L’arrivo a Kaohsiung e’ da shock. La stazione e’ tutta in rifacimento e onestamente da’ l’impressione di essere stata bombardata. All’esterno io e il taxista ci capiamo tanto bene, che per essere sicuro di portarmi all’albergo giusto, telefona.
Finalmente ho capito perche’ mi guardano tanto: e’ il mio cranio rasato. Per loro, rasati vanno in giro I monaci buddisti. Che qui sono tollerati, ma sul continente mica tanto. E presumo di essere un Monaco quanto meno atipico.
Per il taxista sono alto in una maniera esagerata. Continua a misurarsi e a mormorare ‘gud, gud. Altro, non possiamo dirci.
Il cinese mi e’ assolutamente alieno. Speravo in 15 giorni di carpire almeno la logica, dietro i loro scarabocchi. Ma ho rinunciato. Oltretutto, non li capiscono tanto bene neanche loro. Il taxista ha girato un foglio per vedere di non averlo preso in mano dal lato sbagliato
Ho fatto finalmente un pasto decente. L’albergo super extra lusso (40 piani, sembra quello in cui Richard Gere porta Julia Roberts in ‘Pretty Woman) che ho prenotato ha un ristorante a buffet nel quale, in mezzo a pesce crudo per giapponesi e piedi di pollo per cinesi, trovo un arrosto che mi riconcilia con la vita. Provo a prendere il pane, ma mi sa che fosse li’ per bellezza. Comunque, sto meglio.
Sto facendo bene anche nel ruolo di consulente sentimentale, si direbbe. L’unico aspetto e’ la spesa. Spero che gli ‘sms’ costino 200 lire anche da qui. Se no, sono rovinato!.
Sto scrivendo dallo stadio di Kaohsiung. Un impianto molto bello, con spalti anche dietro gli esterni. Gli azzurri sono in campo per il ‘batting practice. Vedremo come se la cavano contro la Corea.
A livello di inviati, abbiamo gia’ perso 27-1!
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