Prima che venisse diramato l’elenco dei candidati alla presidenza federale ed alle varie poltrone del consiglio federale avevo le idee un po’ confuse, ora invece me le sono chiarite quasi del tutto.
La nebbia che aveva invaso la mia materia cerebrale si è in buona parte dissolta dopo aver letto i programmi e le persone che tenteranno di metterli in pratica.
Volete sapere la mia opinione?
Non me la sento di tergiversare e di fingere, quindi dirò esattamente come la penso, senza mezzi termini, perché sono convinto che oggi più che mai il baseball ed il softball italici sono ad un bivio.
Se sbagliamo strada, sì se sbagliamo, perchè tra queste persone mi ci metto pure io, potremmo imboccare una strada senza ritorno.
Come premessa voglio solo dire che l’anno appena trascorso non è stato ‘un anno perso, potrebbe però diventarlo, quando sapremo l’esito della tornata elettorale dell’8 dicembre. Tornata elettorale che purtroppo registrerà un calo delle presenze ed un elevato numero (ahinoi!) di deleghe.
Troppi i candidati alla presidenza, ma credo che la lotta si restringerà a due nomi: Bruno Bertani e Riccardo Fraccari, ed è giusto che sia così.
Prima di parlare approfonditamente di loro una breve premessa.
D’accordo, Dalla Noce (a proposito, spero stia meglio) ha toppato, ma è innegabile che solo un personaggio dal nome eclatante come il suo poteva avere la forza di scalzare dal trono ‘Sua Maestà, il Re Sole, Aldo Notari, dopo sedici lunghi anni di governo. Sedici lunghi anni, dove l’atteggiamento dell’uomo che si poneva al comando della FIBS è diventato sempre più autoritario, lasciando poco spazio alla democrazia.
Signori, la storia insegna, la rivoluzione non si fa in un anno, ci vuol del tempo.
Ora si torna alle urne e cosa succede? Si presenta Bruno Bertani, noto ‘delfino di Notari, sempre al suo fianco negli ultimi anni.
Bertani, durante la presentazione della sua candidatura in quel di Milano, dice di non rigettare l’amico Aldo ma di non essere il suo anello di congiunzione all’interno della FIBS.
Scusate signori, ma io a queste parole credo poco e non ci sto.
Non voglio tornare indietro, voglio andare avanti, voglio che baseball & softball possano cullare la speranza di poter tornare a vivere i momenti di gloria degli anni ottanta, quando erano ‘sport emergenti e non ‘sport minori come sta purtroppo succedendo ora.
Non credo a Bertani quando a quattrocchi mi dice senza mezzi termini che dopo l’8 dicembre cercherà l’uomo marketing adeguato per trovare risorse aggiuntive.
Signori miei, per sostenere le sempre più scarse finanze messe a disposizione della FIBS da parte del CONI, bisogna partire subito con gli uomini giusti che sanno dove andare.
Nel passato né Notari né Bertani hanno perseguito questi obiettivi, accontentandosi di gestire quello che passava il CONI, aumentando le tasse federali a carico delle società, sempre più ridotte alla canna del gas.
Società al servizio della FIBS, quando invece dovrebbe essere l’esatto contrario.
Società che non hanno mai trovato la forza, anche perché non c’erano candidati validi, di cambiare, timorose anche del fatto di essere ‘bollate e segnate sul libro nero.
Personalmente (sottolineo personalmente) non vedo rosa per il nostro movimento con Bertani alla guida del carrozzone.
Purtroppo il carrozzone non puo’ più andare avanti da sé, come dice Renato Zero in una sua famosa canzone, ma ha bisogno di qualcosa di più. Quel qualcosa in più che potrà garantire Riccardo Fraccari con la squadra del Gruppo Aperto.
Il livornese ha esperienza da vendere, ha saputo rinnovarsi dentro e tutti sanno che non ha più nulla da dividere con il passato.
La sua esperienza è quello che serve per mandare avanti con giudizio e razionalità la macchina federale e, quel che più conta, è circondato da persone che hanno idee chiare, entusiasmo, voglia di fare e spirito di gruppo.
Tanto per fare degli esempi credo che la competenza e la dedizione del veronese Paolo Castagnini siano una garanzia per la parte riguardante il settore giovanile; Claudio Banchi conosce bene le problematiche della A1, mentre le serie minori saranno tutelate dalla esperienza trentennale vissuta sui campi da Francesco Roda.
Equilibrio e saggezza di Mario Crescimbeni, competenza provata di Gianluca Landi, tutta gente dichiaratasi in tempi non sospetti, senza aspettare l’evolversi delle varie situazioni.
Analizzando bene la provenienza dei candidati, c’è una distribuzione che copre il territorio nazionale dove si gioca a baseball e softball.
La diretta conseguenza sarà quella di prendere in considerazione, se riportate tempestivamente, le esigenze di tutto il territorio.
Un programma ben articolato e strutturato che si pone degli obiettivi da rispettare a scadenze prestabilite con l’innesto esterno di Valerio Pradal, l’architetto con le scarpe da tennis che ha in testa il progetto legato alle sponsorizzazioni.
Servono soldi freschi in seno alla FIBS, che per la prima volta cercherà di muoversi di moto proprio, cercando finalmente di passare da una mentalità statalista ad una mentalità più aperta, al passo con i tempi.
Uno sforzo di trasformazione che porterà la FIBS ad essere finalmente il punto di riferimento delle società, proprio come dovrebbe essere in teoria, ma che in pratica non lo è mai stato. Quel Valerio Pradal subito inspiegabilmente ‘tagliato dal presidente Dalla Noce, dopo la defenestrazione di Rega e Felletti.
Lasciamolo lavorare questo Pradal e poi giudicheremo i risultati.
Io chiedo solo una cosa: si faccia subito chiarezza sul suo ‘gettone, anche se personalmente sarei propenso a stabilire un compenso proporzionale a quanto riuscirà a far incamerare alla FIBS. Questo è un punto estremamente delicato, ma gli elettori, che sono poi l’espressione di tutta la base, devono essere messi nelle condizioni di massima chiarezza e trasparenza.
Vorrei inoltre veder nascere questa benedetta Lega, della quale si parla tanto nei periodi caldi come questo, ma puntualmente dimenticata quando i giochi sono fatti. Lancio un’idea al sanguigno Rino Zangheri, perché sono convinto che lui è il personaggio giusto per portare avanti questo tipo di discorso, sicuramente utile per il nostro baseball di A1 e per la Nazionale.
Di una cosa sono fortemente convinto, la rivoluzione deve proseguire, altrimenti faremo un passo indietro tutti insieme.
Ritorneremo forse ai tempi in cui le notizie circolavano con il contagocce e credo proprio che tutti noi non meritiamo di subire una cosa del genere.
Scrolliamoci di dosso la mentalità neolatina per vestire quella americana, anche durante le operazioni di voto, visto e considerato che baseball e softball sono sport americani.
Non torniamo indietro, ve lo dice con il cuore uno che segue questi sport con passione da quasi venticinque anni.
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