A maggioranza – e sottolineo a maggioranza, perché un voto contrario non è una quasi unanimità – le società di serie A1 hanno chiesto le tre partite.
Inutile tornare sull’argomento ‘legalità di una decisione in tal senso che domani dovesse essere presa dal Consiglio Federale. Il punto oggi è un altro.
Assieme al ripristino del triplo incontro – che oggettivamente può avere un senso, per quanto ‘illegale – le società del massimo campionato di baseball chiedono la liberalizzazione delle giornate e degli orari delle gare.
Il motivo è scansare quello che voleva schivare la decisione sulle due partite assunta in chiusura della gestione Dalla Noce. La doppia partita del sabato: un assurdo per chi vuole cercar di portare gente sui diamanti. Il tutto non dando contro a chi delle tre partite settimanali ne ha fatto una bandiera.
Il compromesso all’italiana che è sul punto di sortirne è in sostanza consentire quando possibile l’anticipo infrasettimanale o il posticipo domenicale. Benissimo! Ma credete che questo aiuterà il baseball nel suo difficile rapporto con la stampa?
Pochi dei dirigenti riuniti oggi a Bologna forse hanno presente i salti mortali che noi giornalisti abbiamo dovuto fare quest’anno solo per sapere quando e dove giocava i suoi incontri casalinghi il Paternò. Ed era una la squadra fuori registro. Figuriamoci come potranno andare le cose se e quando a tutte sarà concesso fare un po’ come si vuole. Una settimana conti chiusi il sabato notte, la settimana dopo la domenica a pomeriggio inoltrato. Salvo sempre il solito problema del maltempo, dei recuperi, e magari anche di orari non concomitanti nella stessa giornata. E poi il ‘presentare il turno, con – una volta sì, l’altra pure, ma la terza no – di mezzo qualcuno che è già sceso in campo, magari questo qualcuno il martedì e ‘qualchedue il mercoledì!
Non mi si venga a dire che il calcio
ecc
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Il calcio lo fa per lire a miliardi. Mazza e guantone, nel 2002, ragionano invece per cifre che, in clima di Euro, non è detto che raggiungano l’unità!
Sapete quale sarà la scelta dei più, nelle redazioni dei giornali? Intendo di quelli che di baseball qualcosa ancora scrivono. Se prima le righe dedicate al baseball erano dieci, riduciamole a cinque. Questo se va bene. Perché come alternativa ci sarà sempre quella di fare come fanno gli altri: non scriverne affatto.
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