Un futuro per gli Expos?

Un uomo d'affari dell'Alabama dice di voler comprare la squadra, ora “nel limbo”

C’è forse uno spiraglio di luce nel futuro degli Expos, la squadra MLB che nei giorni scorsi è stata venduta a un consorzio formato da 29 dei proprietari. Donald Watkins, un uomo d’affari dell’Alabama, ha detto di essere pronto ad acquistare la squadra, e di spostarla da Montreal a Washington; Watkins, che è coinvolto anche nel possibile acquisto dei Twins, ha detto anche di essere disposto a finanziare buona parte di uno stadio da 350 milioni di dollari nella capitale.
Nel frattempo, le Majors e la società che gestisce il Metrodome torneranno in aula in questi giorni per altre udienze, perché quest’ultima sostiene che la minaccia di ‘contrazione” danneggia i suoi tentativi di prolungare il contratto che lega i Twins e lo stadio.

Il principale avvocato delle Majors, Bob DePuy, ha testimoniato ieri davanti al comitato giudiziario del senato, che sta valutando se togliere o meno l’esenzione dalla legge antitrust delle MLB. DePuy, fra le altre cose, ha detto che ben 18 squadre, fra cui i Marlins e i Devil Rays, erano state considerate all’inizio per la possibile eliminazione, e che i proprietari hanno abbandonato l’idea di un tetto salariale da inserire nel nuovo contratto collettivo, per paura che questo porti ad un altro sciopero.

Quasi nessuno dei principali giocatori delle Majors si è presentato ieri sera al Negro Leagues Baseball Museum di Kansas City, dove era in programma la cerimonia di assegnazione dei Legacy Awards, che per il secondo anno sono stati conferiti a giocatori e tecnici, del presente e passato, che si sono distinti per aver dato un contributo particolare al mondo del baseball.
Fra i giocatori, soltanto Jimmy Rollins e Juan Pierre erano presenti alla cerimonia; i membri dello staff del museo si sono dichiarati ‘delusi” per il comportamento di coloro che non si sono presentati, colpevoli secondo loro di ‘dimenticare una parte di storia del baseball”.

Al termine della offseason più breve nella storia del baseball, i Diamondbacks si preparano ad iniziare lo spring training, con poche novità, e molta voglia di ripetere una stagione che li ha portati al vertice della lega. Per Arizona, i cui lanciatori e catcher arriveranno oggi a Tucson, e cominceranno domani gli allenamenti, le principali acquisizioni invernali sono due lanciatori, Rick Helling e Mike Myers; ”Penso che la maggior parte di noi sia d’accordo sull’affermare che la offseason è praticamente volata-ha detto Luis Gonzalesma allo stesso tempo, non vediamo l’ora di ricominciare. Questa è la parte divertente, quando tutti noi giocatori ci rincontriamo e ci raccontiamo quello che abbiamo fatto durante l’inverno”.

Arrivato a Tampa per lo spring training degli Yankees, Orlando Hernandez ha detto di non essere preoccupato, nonostante dopo 4 anni nella rotazione di New York, quest’anno il suo posto sia in pericolo, vista la presenza di David Wells e Sterling Hitchcock.”L’unica cosa a cui penso è fare bene il mio lavoro-ha detto ‘El Duque”-non posso parlare di quello che non conosco, e ciò che penso non è importante. Sarà il mio rendimento a fare la differenza”.

Notizie brevi:
Dopo 13 anni nelle Majors, con i Giants, gli Expos, Florida e Kansas City, il lanciatore Mark Gardner ha annunciato ieri il suo ritiro.
Il lanciatore Chris Carpenter ha firmato un contratto di un anno, del valore di 3 milioni e 450 mila dollari con i Blue Jays, evitando l’arbitrato sul salario; stessa cosa per i Cardinals e il jolly Placido Polanco, ma il valore del suo accordo è di 1 milione e 750 mila dollari.
Le Majors hanno annunciato ieri i nuovi piani di sicurezza per lo spring training: ai tifosi sarà impedito portare grosse borse o ventilatori all’interno degli stadi.
I Rangers hanno tagliato il lanciatore Mark Petkovsek, e hanno assunto Jimmy Cristopher come speaker per le gare casalinghe.
Infine, sta per avere inizio la nuova carriera di Cal Ripken, quella di proprietario; ieri, l’ex grande degli Orioles ha formalmente completato l’acquisto dei Blue Sox, una squadra di singola A, che dal 18 giugno giochera a Aberdeen, nel Maryland, la città natale di Ripken.

Informazioni su Matteo Gandini 704 Articoli
Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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