Bollate aspetta lo straniero e gli oriundi

Il Bollate baseball si prepara ad un’altra avventura in A2. Le intenzioni sono come sempre buone e la base di partenza riguarda il manager Sergio Radice che guiderà il team milanese. ‘Il blocco dello scorso anno verrà riconfermato” afferma il presidente Bruno Bertani ‘e posso già dire fin da ora che avremo in squadra uno straniero e due oriundi, ma per ovvi motivi non posso ancora annunciare i loro nomi”. La batteria formata dal pitcher Scaletti e dal ricevitore Selmi sarà ancora a Bollate, mentre non è stato rinnovato il prestito del milanese Simone Bacio. Sarà ancora della partita l’inossidabile catcher ‘Caio” Mattielli, ‘un monumento del baseball bollatese, lombardo ed anche italiano” come giustamente viene definito dal vulcanico Bertani. Mattielli si butterà nella mischia con il solito entusiasmo da rookie ma da quest’anno avrà anche specifici compiti di coach per far crescere tecnicamente alcuni giovani del vivaio che giustamente troveranno spazio nel roster della prima squadra. Speranze riposte nei giovani, per un naturale ricambio generazionale, ed occhi puntati sul cubano, ormai italiano Miguel Hernandez Toledo, impegnato nel difficile ruolo di short-stop. Altri tre giovani promettono bene: Luca Leoni, Marco Gobbo e Daniele Poratelli oltre che a Riccardo Mangano, ormai inserito in pianta stabile nel giro della A2. Bertani conclude la chiaccherata con un messaggio quanto mai efficace per tutto il movimento: ‘Saremo al via anche con una squadra satellite di C, sfruttando in pieno le nuove normative federali. Questi giovani hanno estremo bisogno di giocare. Se un giovane smette di giocare preferisco che venga dal sottoscritto dicendo che lascia perché non ha più voglia di continuare e non che abbandona perché non è stato messo nelle condizioni di poter giocare come vorrebbe”.