Una delle grandi colpe che il mondo dei media imputa agli sport minori è quello di comunicare poco e male. Abbiamo già avuto modo di evidenziare come il baseball non faccia eccezione.
Questo nonostante, concedetemelo, si abbia da un paio d’anni il miglior sito specializzato d’Italia, fondamentale strumento per gli addetti ai lavori, ma di scarsa efficacia quando si tratta di allargare il giro, per coinvolgere operatori e mezzi che non trattano il nostro sport.
Oggi, dopo un anno completamente perso da questo punto di vista, la Fibs si è dotata di un Ufficio stampa fatto di persone di comprovata professionalità, guardacaso colonne di baseball.it, che hanno iniziato un lavoro difficilissimo, ma che certamente darà frutti positivi a medio-lungo termine e che ha già iniziato a portare interessantissime novità.
Maurizio Caldarelli e Riccardo Schiroli (con il fondamentale supporto tecnologico di Alessandro Labanti nomi già sentiti?), dal primo giorno della nuova Federazione, stanno facendo esattamente ciò che un ufficio stampa deve fare, creando un indirizzario il più vasto possibile di giornalisti potenzialmente interessati, contattandoli e sollecitandoli, fornendo loro un flusso costante e puntuale di notizie, divenendo insomma un interlocutore affidabile che rappresenta il batti e corri nei confronti del mondo dell’informazione.
Chiaro che la disabitudine è radicata, per cui ci vorranno tempo e pazienza da parte di tutto il movimento, ma alcuni risultati sono già evidenti: sopra a tutto metterei il circuito di TV private che diffonde settimanalmente la sintesi di un’ora di una partita di A1, con buona copertura territoriale, in crescita. Si tratta di sfruttare appieno ciò che già si ha (e si paga), ovvero le riprese televisive negli ultimi anni utilizzate solo per sintesi di venti minuti su Raisportsat. Lo stesso accordo con la Rai sarà a breve ridiscusso, appena il tourbillon di nomine partorirà un referente.
Altro bel colpo è la presenza nel contenitore ‘Tutto campionati di Tele+. Cominciamo a essere visibili, a ‘esserci.
Ancora parecchio da lavorare c’è per quanto riguarda la carta stampata nazionale, ma anche qui sono in percettibile aumento gli spazi dedicati al beis su Stadio-Corriere dello Sport e soprattutto su Gazzetta dello Sport (che ha iniziato anche ad utilizzare il nome degli sponsor, in alcune occasioni!!!). Anche il Quotidiano Nazionale di Resto del Carlino/Nazione/Giorno, ha pubblicato lunedì scorso un bel servizio sulla prima giornata, dopo anni di silenzio. Un po’ timida l’altra stampa generalista, con il solo Giornale puntuale con i risultati e l’Unità che ha già pubblicato un paio di servizi a tutta pagina, uno molto bello su Giorgio Castelli.
A livello locale e soprattutto in offseason, la continuità al flusso di informazioni sul baseball dovrebbe essere garantita dalle Società, che troppo spesso ignorano questo aspetto della propria attività. Tanto per non fare quello che predica bene e razzola male, l’ingaggio da parte della mia Fortitudo di Claudio Liverziani e Dave Sheldon, poteva sicuramente essere meglio gestito, a livello di ritorno sui media. Purtroppo le cose sono precipitate per volere ‘tenere eccessivamente la notizia, ma quando al ‘buon comunicatore viene ricordato che ogni voce di corridoio, ogni chiacchiera, ogni sussurro incidono sulle trattative, non si può che prendere atto che è proprio così, nel piccolo mondo del baseball italiano, così disabituato a comunicare.
È ovvio che quando non ti vedi nemmeno nelle brevissime, mentre è pubblicato, ad esempio e con tutto il rispetto, il rugby femminile, può venire il dubbio del complotto, in realtà si tratta solo di perseverare per conquistare, con il lavoro, la visibilità e il giusto ruolo nella considerazione del mondo esterno, in modo che un Giancarlo Dotto qualunque (presto comunicheremo anche il nome di battesimo degli altri sei nani), non possa più parlare su “L'Espresso” del baseball come di uno sport ‘fantasma in Italia.
Commenta per primo