L’ex azzurro Jason Simontacchi ha mostrato di nuovo tutto il suo potenziale guidando con una grandissima prova sul monte i St.Louis Cardinals al successo per 3-1 sugli Astros. Simontacchi è rimasto in pedana per 7 riprese, concedendo solo 5 valide e limitando ad una sola battuta il potente cuore del lineup avversario. I Cards si sono imposti segnando consecutivamente dal quarto al sesto inning, con punti battuti a casa da Polanco, Vina e Matheny. Prima della gara, era quasi dato per scontato il ritorno di Simontacchi nelle minors, visto il recupero di Bud Smith, ma Jason, che è ora 2-0 con una media pgl di 2.37, sembra aver messo qualche dubbio in più nella testa del suo manager. Intanto, i Cards hanno vinto 10 delle ultime 12 partite disputate.
Sempre nella NATIONAL LEAGUE, i canadesi degli Expos si sono imposti con un gran finale per 5-4 sui Braves. Brad Wilkerson ha colpito la valida decisiva per il sorpasso nel decimo inning, con due eliminati e a basi piene, bruciando con uno scatto da centomestrista il lancio in prima di Hammond. Montreal aveva pareggiato nell’ottavo con un singolo di Vidro sul closer Smoltz. Philadelphia si è imposta in casa per 4-0 sui Mets, con un incontro da dominatore di Vicente Padilla. Il pitcher dei Phillies, che in primavera sembrava dover combattere per un posto nella rotazione, ha vinto la sua sesta gara, più che tutti gli altri partenti della squadra messi insieme. L’equilibrio dell’incontro è stato spezzato da un fuoricampo da tre punti giunto all’ottavo dalla mazza di Burrell. Il partente avversario D’Amico ha chiuso una striscia di 16 innings senza concedere punti. I Reds passano 6-1 contro Florida con il primo grande slam in carriera di Austin Kearns nel quinto. Cincinnati ha approfittato dei gravi problemi di controllo per Burnett, che ha concesso qualche base per ball di troppo. Continua la striscia di buone partite per Reitsma, che ha abbassato ulteriormente la sua media e che pare lontano dalla sua scorsa stagione da matricola con 15 sconfitte. Otto punti nel settimo inning sono un’impresa per i Brewers, che hanno così messo a segno un’inaspettata rimonta sui Dodgers, che hanno pagato il crollo fisico di Brown e la pessima prova del suo rilievo Carrara, capace di concedere 5 punti in tre valide. Per Milwaukee, il big inning è stato coronato dagli home runs di Houston e Jankins per l’8-6 finale.
Doppio incontro per Cubs e Pirates, che si sono spartiti le vittorie. Nella prima partita, ha dominato l’attacco di Pittsburgh, che ha supportato alla grande la buona prova di Anderson sul monte che, con l’aiuto di Lowe, ha limitato a tre valide Chicago. L’azione da ricordare è costituita da un ‘home run in the park di Brian Giles. Per il partente Jason Bare continua il momento nero: è la sua sesta sconfitta consecutiva.Il riscatto per i Cubs arriva nel secondo incontro, con Sosa tornato a colpire un fuoricampo dopo 10 gare, evitando al giovane Juan Cruz, a cui è stata data l’ultima occasione per non uscire dalla rotazione, di essere il primo pitcher della storia dei Cubs a partite con uno sconfortante 0-8 in stagione. 4-3 il finale.
Colorado ha vinto per 7-6 una partita a scacchi con i Padres: Larry Walker ha punito la scelta della panchina avversaria, che gli aveva messo di fronte Embree: il rilievo ha però concesso allo slugger avversario una valida da due punti, poi replicata per il sorpasso da Zeile. Infine, nella prima uscita tra le due grandi della NL ovest, Arizona ha battuto 9-4 San Francisco. Ottava vittoria con 10 strikeouts per Randy Johnson, che raggiunge il compagno Schilling e, soprattutto , ha superato quota 3500 K in carriera. Sulla partita ha però pesato un clamoroso errore di un arbitro, che ha concesso un fuoricampo a Durazo con la palla palesemente in foul. Lo skipper dei Giants Baker e, successivamente, il catcher Santiago, si sono quindi visti espellere per proteste.
Nell’AMERICAN LEAGUE, i White Sox passano a Boston 8-3 guidati dalle quattro valide di Ordonez e dalla seconda uscita convincente sul monte per Wright, che ha toccato il suo record personale con 7 K in altrettanti innings sul monte. Seconda sconfitta consecutiva per il partente avversario Oliver, che ha lanciato però con solo tre giorni di riposo.
Stessa sorte è toccata a Mussina, che si è offerto volontario per rimediare ai problemi alla schiena di Wells. ‘The moose non sembra però aver risentito del poco riposo, lanciando bene per quasi sette riprese. In una partita caratterizzata da sole 4 valide per squadra, pesano i fuoricampo concessi da un buon Prokopek a Giambi e White, che hanno consentito a New York di vincere la 12esima gara su 13 per 4-1.
Striscia positiva anche per i Tigers, che vincono la quinta consecutiva con un 5-1 su Cleveland. Con una partita completa sul monte, Redman ha finalmente ottenuto il primo successo dopo 11 tentativi con la maglia di Detroit, anche se nell’immediato dopo gara si è lasciato andare a dichiarazioni approntate alla modestia, dando tutto il merito alla propria difesa. Per la Tribù, era tornato sul monte come partente Nagy, che dopo un buon inizio ha però concesso due fuoricampo a Young e Simon. I Twins si sbarazzano di Texas con un 8-2, guidati da un grande Hunter. Il miglior giocatore del mese di aprile per l’American, ha colmato il vuoto al terzo posto dell’ordine di battuta e lo ha fatto con un home run, un doppio e 5 punti battuti a casa, regalando la vittoria a Milton. Per i Rangers, sta bene fisicamente Gonzalez, che è però ancora senza Rbi dopo 41 apparizione al piatto. John Rocker è riuscito invece nell’impresa di farsi rispedire delle Minors. Il rilievo Cook è il vincente per Anaheim che, approfittando di due errori difensivi hanno coronato un settimo inning da 4 punti con l’home run di Anderson. Per i Royals, sconfitti 5-1, comunque buono il debutto a sorpresa come partente per il 21enne dominicano Asencio, il decimo diverso pitcher ad iniziare una gara questa stagione per Kansas City. Si risolve nel 14esimo inning con una valida di Singleton la maratona tra Baltimora e Oakland, con la vittoria per 6-4 degli Orioles. 15esima sconfitta su 19 incontri per gli A’s, cui non è servita la rimonta nell’ottavo grazie alle bombe di Giambi e Dye.
Infine, Tampa Bay si toglie la soddisfazione di lasciare a secco a Seattle i Mariners. Con solo 4 valide concesse, Kennedy ha registrato il primo shutout in carriera, regalando il primo complete game ai Devil Rays dopo 194 tentativi. Decisivo nella battaglia con il pitcher avversario Moyer il singolo di Abernathy nell’ottava ripresa.
Commenta per primo