Emilia Romagna padrona. La quinta giornata va in archivio nel segno di Bologna, Rimini, Parma e Modena, che rifilano un 11-1 alle rispettive avversarie. Nettuno e Grosseto le delusioni più grosse, mentre Anzio e Paternò cominciano a dare segnali preoccupanti.
Copertina al big-match, dove il Cus ha dimostrato eloquentemente di essere una candidata validissima per un posto nei play-off. L’australiano Tonkin e l’oriundo Nyari hanno stravinto il duello con il line-up della Danesi, costretto ad incassare ben 19 strike-out a fronte di sole 8 valide e un misero punticino. Nel box ci ha pensato poi il trio Bautista-Finetti-Caravita, davvero esplosivo con il suo 17/35, 3 homer e 9 pbc, a fare la differenza. E così c’è voluta la staffetta Lanfranco-Vigna e soprattutto una rimonta in extremis per evitare il ‘cappotto, ma quattro sconfitte con Bologna e Parma possono considerarsi un serio campanello d’allarme per la squadra di Bagialemani, che nel prossimo weekend avrà un altro esame fondamentale contro i nemici storici di Rimini.
E a proposito di Semenzato, i Pirati sembrano finalmente aver trovato la quadratura del cerchio. Al tredicesimo tentativo Mike Romano ha scoperto il line-up più affidabile ed efficace, ed anche la rotazione sembra poter essere quella definitiva (in attesa di Cossutta, naturalmente), con Sanchez, Pasqualicchio e Cabalisti partenti, Moceri rilievo lungo e Bartolucci closer. A farne le spese è stato il Codogno, che dopo aver combattuto alla pari garauno, è crollato in garadue, il suo evidente punto debole, perdendo con l’onore delle armi garatre. Il bilancio è in rosso ma l’impressione è che la salvezza sia un traguardo raggiungibilissimo.
Chi al momento ha paura di non poter pensare la stessa cosa è l’Anzio, che è stato letteralmente spazzato via da un Bologna in forma smagliante. Del resto, nessun punto segnato (25 subiti) e dieci valide in tre partite sono un segnale eloquente che c’è molto che non va. La Mazzotti-band, invece, si gode il primato, la crescita dei due americani Seal e Dalton (12/25), la forma smagliante di Shinada e Betto, il riscatto di Newman e una solidità notevole.
Proseguendo con le squadre in palla, il primo nome che viene in mente è Modena. La Gb ha vinto otto delle ultime dieci partite (quattro con le capolista Rimini e Bologna), ha centrato la tripletta a Paternò e forse ha archiviato definitivamente il capitolo salvezza, candidandosi per il ruolo di outsider del campionato e sesto incomodo nella lotta ai play-off. Situazione delicata, invece, per i siciliani, che hanno confermato di avere grossissimi problemi sul monte di lancio (il povero Torres si è dovuto sorbire 12.2 inning nello stesso giorno) e di non vedere assolutamente la luce in fondo al tunnel.
Infine il derby toscano, che come avevamo ipotizzato alla vigilia ha confermato la sua imprevedibilità. Il Firenze, infatti, che non vinceva dal 27 aprile si preso la grande soddisfazione di battere due volte gli Orioles allo Jannella, dove il Grosseto aveva vinto sei partite su sei. Samboy, Ghesini e Parri sono stati davvero super, gli ex ci hanno messo del loro e i maremmani, forse sorpresi, non sono mai riusciti a reagire una volta sotto. Un brutto segno, soprattutto perchè là in alto le rivali vanno forte.
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