Alla luce degli scritti dei vostri cronisti Prati e Vellutini, l'Ufficio Stampa intende puntualizzare quanto segue.
Il problema degli 'oriundi', a norma di legge, non è un problema. Nel senso che la figura dell'oriundo giuridicamente non esiste. O si è Italiani o no. Essendoci al mondo paesi che conferiscono la cittadinanza per nascita (Stati Uniti e tutti i paesi del Continente americano) e altri per discendenza (tutti i paesi Europei) è comune la situazione di persone che detengono un doppio passaporto. Comune e assolutamente legale.
Da quando nel nostro paese è stato abolito il servizio militare di leva, in effetti è più allettante richiedere la cittadinanza italiana.
Questi sono i fatti. Gli altri sono giudizi, che però sarebbe bene separare dalla parte cronistica degli articoli. Nel senso che si può avere una brutta opinione di società che basano la loro prima squadra su ragazzi di passaporto italiano e che hanno imparato a giocare a baseball altrove, ma tale resta: un'opinione. Da lì a dedurre che alcune di queste documentazioni possano essere irregolari, il passo è obbiettivamente molto lungo e rischioso, visto che chiama in causa la giustizia ordinaria.
Come più volte fatto rilevare dal Presidente federale, una soluzione all'ecessivo impiego di giocatori di scuola straniera lo possono solamente trovare le società, dandosi regole 'da gentiluomini'. Perchè di Diritto, nessuno può intervenire.
Per quel che riguarda la contemporaneità tra le partite di Anzio e Nettuno, il calendario che la COG ha varato era l'unico possibile alla luce delle richieste che le varie società hanno effettuato. Per altro, lo stesso è stato sottoposto in visione ai rappresentanti delle singole squadre quando ancora poteva essere modificato.
Ufficio Stampa FIBS
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