Nettuno sulla via del pieno recupero, è quanto ci conferma il manager Ruggero Bagialemani alla vigilia della partenza per la Sicilia. Una squadra in miglioramento che dovrebbe finalmente riuscire a svuotare l’infermeria, sempre piena da quando è iniziato il campionato. ‘In garatre contro il Rimini sono stato costretto a togliere dal campo Carvajal, che era reduce da uno stiramento muscolare di un centimetro, e D’Auria, che aveva dei risentimenti al ginocchio. Adesso, dopo tanti inconvenienti, possiamo finalmente dire di essere vicini al 100{90aa39a49790cc2732e83c95680a021c5d4e67d44c21aa149d7a9df56fff3b92} della condizione, un buon segno in vista della Coppa dei Campioni. Dunque per Bagialemani ci sarà solamente l’imbarazzo della scelta per quello che riguarda la formazione. Lanciatori previsti nelle tre gare del fine settimana Ventura, Lanfranco e Tomassi, che dovrebbe essere preferito a Mauro Salciccia. Contro il Paternò potrebbe essere il momento dell’esordio di Paul Menna, il nuovo lanciatore tesserato la settimana scorsa, 25enne mancino di origine dominicana. ‘Menna può darci una mano a rinforzare il bullpen, ma l’uomo che deve farci fare il salto di qualità è Tomassi, considerando che Masin tornerà ad essere disponibile per la parte finale del campionato, mentre per Diego Ricci la stagione è finita prima di cominciare.
Informazioni su Mauro Cugola
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Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico...
Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo.
Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.
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