Accolto dal diluvio abbattutosi sul ‘Gianni Falchi è arrivato a Bologna il nuovo straniero dell’Italeri, in sostituzione dell’esterno Scott Seal, che, nonostante la serietà e l’impegno, non aveva fin qui reso secondo le aspettative.
Il nuovo arrivato è Steve Goodell, californiano di 27 anni, destro sia a battere che a tirare.
È un vero e proprio utility difensivo, avendo iniziato la carriera come interbase per poi spostarsi via via a difendere tutti e tre i cuscini dell’infield e il campo esterno, alternando un po’ tutte le posizioni a quella di battitore designato.
Ed è proprio la battuta il fondamentale in cui Goodell si è fatto più apprezzare nella sua lunga e variegata carriera professionistica: scelto dai Florida Marlins al 17° giro nel 1995, esordisce direttamente in singolo A con ottime medie. Nel ’98 passa agli Atlanta Braves e inizia la stagione in doppio A a Portland, ma le cose non vanno troppo bene e torna in A a metà campionato. Sul finire della stagione torna a guadagnarsi il doppio A e a Greenville disputa un 1999 fantastico, battendo a 299 di media, con 25 doppi, 2 tripli e 15 fuoricampo e classificandosi quarto assoluto nella lega per media bombardieri (518) e terzo per media arrivi in base (412).
Passa poi nei Seattle Mariners, nei Colorado Rockies (AA con i Carolina Mudcats), nei Minnesota Twins per approdare lo scorso anno ai Baltimore Orioles, nelle fila dei Bowie Baysox di doppio A, dove chiude con 244 di media, 6 doppi, 1 triplo, 6 homer e una media di arrivi in base di 373.
Su di lui conta Mazzotti per implementare la pericolosità di un lineup molto forte, che ha fin qui in alcune occasioni raccolto molto meno di quanto seminato.
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