L’attesa per il check in del volo, che riporterà la comitiva azzurra a casa, è l’occasione per fare una chiaccherata con il manager della nazionale universitaria Giulio Montanini e tracciare un bilancio dello stage svolto in Sicilia dai suoi ragazzi in vista del Campionato del Mondo Universitario che si svolgerà nel periodo 1-11 agosto a Reggio Calabria e Messina.
‘Un bilancio estremamente positivo dice Montanini abbiamo lavorato molto e bene. Uno stage molto importante in vista della definizione del team per il Mondiale. Questi ragazzi sono da elogiare per la disponibilità e per l’impegno profuso in questi giorni. Il collegiale è stato anche l’occasione per poter vedere da vicino diversi giovani prospetti che, anche se non da subito, potranno entrare a far parte del giro della nazionale maggiore. In questi giorni hanno potuto iniziare a capire cosa significhi indossare la maglia della nazionale. Quale sia l’impegno ed il comportamento richiesto sia dentro che fuori dal campo. Devo sottolineare come i ragazzi che ho avuto con me in questi giorni hanno mostrato di averlo compreso. Questa attitudine al lavoro ed alla disciplina è un ottimo viatico per la costituzione dei team nazionali.
E’ questo il gruppo che disputerà il Mondiale?
‘Per una parte si, alcuni elementi che erano con la nazionale seniores qui in Sicilia, d’accordo con Faraone, disputeranno il Mondiale e dovrei avere anche la disponibilità di alcuni elementi che hanno dovuto saltare lo stage per motivi di lavoro.
Quali sono le aspettative per questo I°campionato del mondo universitario ?
‘Noi ci aspettiamo buone cose da questi ragazzi. Pensiamo e speriamo di superare il primo turno, quindi giocheremo gara per gara. Sarà un torneo di altissimo livello dove non ci saranno squadre materasso. Quello che vogliamo da chi indosserà la divisa italiana è che in campo diano più del 100{05abf220bd22ba80f7fdb62204fd8737eff99b1a542449ec901121fa0b67e1c4} delle loro possibilità, senza curarsi dell’avversario che hanno di fronte. Dobbiamo essere consapevoli del nostro valore, orgogliosi di chi siamo e di quello che facciamo. Dobbiamo toglierci di dosso la cultura dell’alibi.
Questo Mondiale potrà dare nuovo impulso al movimento del baseball nel nostro paese ?
‘E’ quello che speriamo. La federazione ha approntato insieme con il Cusi (Comitato sportivo universitario) un programma per lo sviluppo dell’attività del batti e corri dentro all’università, con la disputa anche di un campionato universitario. La speranza è che questo Mondiale possa essere il volano per una diffusione del nostro sport negli atenei in modo da avvicinare quanti più giovani possibili alla nostra disciplina ed allargare la base del movimento.
‘Un ultima domanda, chi vede favorito per il titolo mondiale?
‘Credo che Cuba sia un gradino sopra le altre, poi Usa, Giappone e Canada sullo stesso piano. Come ho detto sarà un torneo di altissimo livello, per me con un solo difetto che saranno impiegate le mazze di alluminio in battuta.
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