Che bello: ho ripreso ad itinerare lungo l'Autostrada del Sole.
Mi cominciavano a mancare, quegli splendidi cantieri che rallentano il traffico, la gente che ti supera a destra anche se stai facendo i 130 (il vostro cronista non supera mai il limite di velocità…), le code di macchine stra cariche di secchielli e palette. Che bella che è, l'Italia d'estate.
Credo che l'unico aereo puntuale del mondo sia il Roma-Parma da Fiumicino quando io sono in ritardo.
Non so se siete pratici di Fiumicino, ma a me sembra un aeroporto nato per 'fregare' i viaggiatori. Perchè vi dà l'idea di non essere tanto grande, vi alletta con i suoi bei punti di ristoro (tutti i panini hanno nomi che ricordano l'Antica Roma, tanto per dirne una) e poi, quando cercate di raggiungere l'uscita del vostro volo, vi rendete conto di essere in un 'hub', accellerate affannosamente, non correte perchè correre non è dignitoso (o perchè non avete più il fisico per farlo, ma non lo ammetterete mai…) e va a finire che vi chiamano attraverso gli altoparlanti, come dire: “Ti muovi, che aspettiamo te”.
Vi domanderete: chi va da Roma a Parma alle 5 del pomeriggio. Oltre al vostro cronista, ovvio. Parlamentari, ad esempio. O vacanzieri dell'Emilia ovest e della bassa Lombardia che rientrano da chissà dove e fanno sempre un bel contrasto (belli abbronzati, mezzi nudi e rilassati) con i 'viaggiatori per affari' in giacca e cravatta, sudati e un po' invidiosi.
Io faccio abitualmente parte di una categoria intermedia e osservo. Se non osservassi, non potrei scrivere questa rubrica.
A volte, anche se osservo, mi fregano. Un senatore di Forza Italia mi ha abbindolato chiedendomi consiglio su come curare il suo gomito del tennista. Deve avergliela insegnata il Berlusca, la tattica. Mi ha fatto parlare di tendini e di gomiti e ha evitato che gli chiedessi della figura penosa che avevano appena finito di fare tutti in parlamento (scritto volutamente minuscolo…era il giorno delle bandierine, per intenderci). Quando ho sentito la notizia alla radio, mi sarei mangiato i gomiti per non aver avuto gli elementi per un attacco frontale 'live'.
A proposito di figure non eccellenti, la mia squadra di softball amatoriale ha perso entrambe le gare di finale. Non l'ho presa bene, lo ammetto. Da parte mia, ho fatto moderatamente schifo in battuta. In gara 2 ho anche giocato tutta la partita con il sole nei denti e mi sono innervosito, soprattutto dopo che mi è caduta la palla di un potenziale doppio gioco. E' inutile, giocare mi aiuta ad essere più comprensivo quando agisco come critico. Da manager invece ho avuto un paio di crisi contro i suggeritori, rei di averci fatto perdere corridori sulle basi. Per la pressione, fare il manager è peggio del caffè, ve lo dico io…
Tornando a venerdì scorso, a Modena ho incontrato finalmente 2 cineasti americani che stanno realizzando un documentario sul baseball italiano. Pur lusingandomi, il fatto che abbiano iniziato dedicando un capitolo al sottoscritto è un po' esagerato. Già c'è un lanciatore “italiano precedentemente residente all'estero”, che entra nei forum usando come soprannome il cognome di un celebre lanciatore dei Dodgers dei tempi d'oro (amico, e credi che io non ti abbia beccato?), che mi 'vende' negli USA come una sorta di primo Hemingway. Io sono megalomane, lo so, ma non arrivo a tanto.
Tornando ai nostri cineasti, con i quali mi sono intrattenuto davanti alla classica pizza del dopo partita, devo ammettere che li ho visti un attimo sconcertati rispetto a come funzionano le cose qui da noi. Però sono contenti di essere qui.
Incontrare gente come loro fa bene. Pensate che hanno investito i loro risparmi nel progetto, sono qui per passione e mi hanno detto che se non guadagneranno almeno avranno fatto per mesi quel che gli piaceva fare.
Rispondetemi: cosa c'è di meglio nella vita?
I cineasti mi hanno anche chiesto: “Ma è normale che i manager entrino da pinch hitter, qui da voi”?
Non potevo esimermi dal commentare l'ingresso in campo di 'Pantera', perchè lo vedevo già qualche mio 'amico' del forum trovare dietro una mancata citazione la ragione per cui gli Stati Uniti non sono ancora riusciti a catturare Osama Bin Laden.
Non potevo esimermi, ma cosa posso dire? Nel dopo partita Bagialemani mi ha dichiarato: “Non avevo nessuno, ho sette infortunati. Ci ho provato e mi è andata male”. L'appunto che ho già sentito fare a questo ingresso in campo è un altro: si era detto che la sua carriera da giocatore era finita e invece? Invece, evidentemente, no.
Concludendo: io al posto di Ruggero non sarei mai entrato, ma credo che la valutazione su questo tipo di scelta spetti solo a Bagialemani, che a livello normativo ha tutte le ragioni. A livello di opportunità, forse, le cose stanno in maniera diversa. Ma mi fermo qui.
Il campionato intanto sta entrando nel vivo. Nel prossimo fine settimana a Parma verranno scritte parole importanti sulla lotta per il quarto posto, che al momento riguarda proprio il Cus Ceci e gli Orioles Grosseto e che in futuro potrebbe riguardare altri. Credo che ci sia molto equilibrio e che nessuna delle prime si possa oggi ritenere sicura di partecipare alla post season. Meglio di così…
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