Gent.mo sig Chicco PISI, non staremo con questa nostra lettera ad annoiarla parlandole di chi siamo, della nostra storia, dei grandi sacrifici della nostra Società, atleti, tecnici, dirigenti fatti per una passione che è più grande e più forte di qualunque altra, la passione del lavoro per i giovani, la gratificazione data dal sorriso di una bambina che raccoglie per la prima volta la palla nel guantone, la gioia che esplode nel vedere atlete che hanno dedicato la maggior parte del tempo libero della loro gioventù al nostro sport ed in particolar modo alla nostra società, la gioia, dicevamo, nel vederle saltare contente per aver vinto il loro girone, sempre in testa, dall' inizio del campionato.
Ed allora,se siamo tutti contenti, perchè questa lettera?
Perchè, come lei ben sa, due nostre atlete, Stella e Alice, sono convocate nella Nazionale da lei diretta, siamo rimasti sconcertati (per usare un eufemismo) nel venire a conoscenza che Stella si è fatta male durante un allenamento. Alcuni mesi fa lei aveva parlato telefonicamente con uno dei nostri allenatori, in particolar modo con la responsabile del settore giovanile e preparatore dei lanciatori: lei era stato messo al corrente che Stella veniva da un grave infortunio al ginocchio, che si era sottoposta ad un intervento chirurgico, per cui era in una fase delicata della sua vita sportiva.
La società, per quanto naturalmente orgogliosa nel veder premiati i propri sforzi con la convocazione in nazionale delle sue atlete, dava a Stella il permesso di seguirla, purchè venisse utilizzata solo come lanciatore, per evitare di essere sottoposta a corse, scatti, che avrebbero potuto causare altri gravi traumi: è andato tutto bene fino alla scorsa settimana. Ora noi non vogliamo entrare nel merito dei suoi allenamenti, ci chiediamo solo con quale criterio, per provare una “trappola”, veniva utilizzata proprio Stella, che,non essendo abituata a risparmiarsi, fra uno scatto e l' altro, si è fatta male all' altro ginocchio…un altro tutore, altri pianti, altra preparazione da ricominciare (per esempio lanciando da seduta)!!!
I nostri allenatori hanno usato il talento di Stella centellinandolo come un vino pregiato, non hanno mai abusato delle sue doti a discapito della sua salute psicofisica, hanno sempre rispettato in primo luogo la donna anzichè l' atleta.
Siamo sconcertati nel vedere applicata alla lettera la filosofia dell' usa e getta, che credevamo patrimonio di altri sport, ad uso e consumo dei media e degli ultras.
Seguendo questa filosofia non potevamo certo aspettarci una telefonata che poteva in qualche modo spiegare i motivi, le scelte tecniche, la dinamica, o anche solo un gesto per chiedere notizie della ragazza!
Se le atlete che lei seleziona raggiungono dei risultati tecnici soddisfacenti, non è per scienza infusa, miracoli esoterici o pietre filosofali che trasmutano una ragazza scarsa in una degna di vestire la casacca Azzurra, ma per la loro abnegazione, i loro sacrifici, il lavoro silenzioso di chi, senza grandi ribalte, con pazienza, tempo, denaro e sudore segue queste ragazze dai primi lanci fino alla partenza per i vostri campi, per giorni, per mesi, per anni, cercando soprattutto di renderle felici, perchè la loro gioia è anche la nostra.
NON VOGLIAMO PIU' VEDERLE PIANGERE!!!
F.to IL DIRETTIVO DI SOFTBALL LA LOGGIA
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