Gli Stati Uniti d’America sono la seconda finalista del I° Campionato Mondiale Universitario di baseball. Al termine di una gara molto bella hanno battuto per 2-1 il Giappone.
I manager delle due formazioni non facevano pretattica, Sullivan er ail partente per gli Usa e Wada era in pedana per il Giappone. I nipponici passavano avanti al 2° inning segnando con Hiraishi che, con un out, era in base sull’unico errore dell’incontro della difesa americana, commesso dall’interbase Patterson, quindi giungeva a punto (non di pgl) grazie al doppio di Matsuda ed al singolo di Murata. Si riprendeva Sullivan che metteva al piatto Kudo e faceva battere un pop foul a Koyama. Dal canto suo Wada mischiava le traiettorie e le velocità dei suoi lanci, mettendo sempre fuori tempo i battitori a stelle e strisce che non riuscivano ad incontrare bene la pallina. In cinque inning solo Weeks riusciva a battere valido, mentre l’unica palla che arrivava dalle parti degli esterni era un fly di Jackson. Mentre dopo il passaggio a vuoto, del secondo inning, Sullivan prendeva il ritmo giusto ed i suoi lanci diventavano più efficaci, al sesto, Wada accusava un calo. Dopo il fly 8 di Patterson, si presentava nel box Hill. Il terza base sul conto pieno collezionava una lunga serie di foul in attesa della palla giusta. Il lancio di Wada che rimaneva un po’ troppo vicino alla metà del piatto veniva incontrato duramente da Hill per una lunga linea che si spengeva oltre la linea gialla che delimita il terreno buono. Solo homer e pareggio degli Stati Uniti. Era il turno di Aubrey a presentarsi nel box, ed il mancino della Tulane University toccava ancora durissimo Wada con una lunga battuta che si schiantava sulla recinzione nella parte più lunga del campo per un doppio in piedi. Il DH, Conor Jackson lo imitava con un altro lungo doppio che rimbalzava in fondo al campo ed usciva. Doppio per regolamento ed Aubrey a punto per il vantaggio. Wada rimaneva sul monte e riusciva a chiudere indenne la ripresa, ma la sua gara terminava qui. Al 7° sul monte nipponico si presentava, infatti, il rilievo Kubo che chiudeva l’inning con tre uomini. All’8°inning, dopo una base a Kono, terminava anche la gara del partente statunitense Sullivan. Il pitching coach Galloway andava al bullpen da cui usciva il set-up, Chad Corsero. Il primo uomo affrontato seguiva un bunt si sacrificio che portava il corridore in seconda. Con il punto del pareggio in seconda si presentava nel box il terzo uomo del line-up, Toritani. Il nipponico batteva una palla vicino alla linea di foul sulla quale, il nuovo entrato, Shane Costa eseguiva una incredibile presa al volo in tuffo. Il battitore dopo alzava una palla che finiva nel guanto dell’esterno destro. Dopo un innocuo ottavo attacco Usa, si andava al nono. Il manager Prado confermava sul monte Corsero ed il possente pitcher lo ripagava. Hiraishi out in prima combinazione 3-1, quindi Matsuda era strike out e l’ultimo eliminato, Murata subiva la stessa sorte con palline che fischiavano a 144 km/h come registravano le pistole radar degli scout giapponesi.
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