Italeri prima alla sosta. Dieci vittorie su dodici partite nel girone di ritorno. L’aria di chi è in forma, e quindi nella classica situazione d’avere tutto da perdere e poco da guadagnare da un campionato che si ferma. A parte la possibilità di recuperare al meglio Shinada.
Già Shinada!… Prima arma dell’Italeri 2002. Tutti a confrontarlo, e per un bel po’, con Wakita, mettendolo perdente nel paragone. Dimenticando con superficialità com’è poi andata per la squadra bolognese la faccenda un anno fa. Shinada invece, fino allo strappo alla gamba di venerdì scorso, è cresciuto in progressione, fino ai 12 strikeout in sei riprese e un terzo contro la Danesi, che ha il secondo miglior attacco di tutta l’A1. Shinada oggi è terzo come media /pgl (1.81, alle spalle di Vigna e Tonkin), secondo negli strikeout (118 in 99.1 inning, dopo Sanchez).
A parte il giapponese (9 vinte e 3 perse), anche se complessivamente il parco lanciatori biancoblù come media è secondo solo a quello della Semenzato, non è che l’Italeri abbia vinto di fatto sul monte. Questo pur con un Newman, in calo nelle ultime uscite, ancora imbattuto, e un Corradini fra i rilievi sotto l’unita quanto a pgl.
E’ come squadra che la formazione bolognese è sembrata avere qualcosa in più, oltre ad essere comunque il miglior attacco del lotto, con un riscontro complessivo di 309 nel box. E tutto questo nonostante un Liverziani che sta venendo fuori adesso di prepotenza. Liverziani, nonostante un inizio un po’ così, adesso è primo nei punti battuti a casa, terzo fra i fuoricampisti, e a 331 come media (617 quella bombardieri). Il fatto è che non è solo. Nei top ten di battuta l’Italeri piazza infatti un Dallospedale strepitoso con il suo 404, al secondo posto, primo degli italiani. E Lele Frignani, che è anche terzo nei pbc.
Se a questo aggiungiamo un Dall’Olio che oltre ad essere oltre il 300 come cambio, ha fatto praticamente passare inosservato l’infortunio a Sheldon, un Dalton che sembra stia cominciando a capire che anche in Italia si gioca a baseball (quanti si aspettavano di trovarlo nei primi dieci quanto a home-run?), e un Cerbone il cui arrivo ha messo numericamente a posto il monte. Ecco che i conti tornano. Anche se Dent, dopo Seal e Goodell, non è il terzo straniero dalla mazza pesante. Anche se Landuzzi si trova indubbiamente a scontare il fatto di dover sopportare quasi da solo il ruolo di ricevitore. Ecco magari, oltre l’Atlantico, l’Italeri poteva pensare a questo. Perché se succede qualcosa qui, nelle ultime settimane, ci si è gioca tutto.
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