Siamo a fine agosto, i playoff della A1 di baseball si avvicinano a grandi passi. Non so proprio cosa stia bollendo in pentola dal punto di vista marketing.
Che c’entra il marketing con i playoff?
Mah…, io spero tanto che possano regalarci una sorpresa. Forse il termine ‘sorpresa è fuori luogo, soprattutto tenendo conto delle parole proferite dall’uomo del marketing durante la campagna elettorale del Gruppo Aperto, direttamente fondato da lui.
Io da uno come Valerio Pradal, nel modo in cui si era posto durante la campagna elettorale, mi sarei aspettato qualcosa di roboante nella presentazione dei campionati in quel di Venezia. Un annuncio del tipo: ‘Quest’anno il massimo campionato di A1 sarà sponsorizzato dalla ‘xyz’, oppure ‘I playoff saranno sponsorizzati dalla ‘hkj’.
Invece niente di tutto questo.
Forse ho troppe pretese, ci vuole del tempo, è troppo presto.
Chissà se altri la pensano come me od invece sono moltissimi quelli che sono convinti che è solo una questione di tempo.
Signori, io invece, in tutta sincerità, mi sarei aspettato qualcosa in quella presentazione che ha visto coinvolti i soliti pochi intimi addetti ai lavori.
Con i chiari di luna del CONI le federazioni devono porsi l’obiettivo di trovare autonomamente una parte dei loro fabbisogni economici, sempre se vogliono crescere. Nel caso contrario devono inevitabilmente ridimensionare i loro programmi di sviluppo, col rischio di gravare comunque ulteriormente sulle tasse a carico delle società sportive. Società che con il loro esercito di volontari sono la vera anima del softball e del baseball.
Non pretendevo un abbinamento faraonico, ma un abbinamento, perchè nella vita l’importante è cominciare. Per dare un segnale. Uno sponsor che avrebbe sicuramente avuto dei positivi ritorni pubblicitari a livello mediatico. Ne sono convinto, visto e considerato il grosso sforzo effettuato dall’Ufficio Stampa Fibs nel vendere il prodotto televisivo (una bella ora di partita alla settimana) ad un cospicuo numero di televisioni locali.
Uno sponsor che non sarebbe passato inosservato se il suo logo fosse stato collocato, ad esempio, sulle spalle delle divise degli arbitri e sicuramente riportato sistematicamente sulle pagine elettroniche di Mediavideo e Televideo.
Non lo nego, sono stato un sostenitore del Pradal-pensiero durante il periodo elettorale perchè ero convinto del suo entusiasmo, del ‘nuovo che voleva avanzare, portando una ventata di novità, ottimismo. C’erano determinazione e convinzione, ma ora, scusatemi, devo dirlo fuori dai denti, credo che sia importante passare alla fase operativa. Io penso che sia lecito aspettarsi qualcosa in più da un consulente esterno che si è presentato al nostro mondo con una forte determinazione.
Consulente esterno è anche Luca Felletti, ma a questo punto, senza offese, qualcuno mi faccia sapere se ha avuto contatti con lui in questi mesi. Se c’è stato del concreto valore aggiunto, come è lecito aspettarsi da un collaboratore esterno che credo venga remunerato con un regolare ‘ingaggio. Sono curioso di sapere e di non rimanere nella mia ignoranza. Anzi, credo sia corretto e trasparente farlo sapere a tutti.
I nostri sport hanno bisogno di gente che ha dei talenti, ma è importante, anzi, fondamentale, che questi talenti vengano messi a disposizione per la crescita di tutto il movimento.
Spero di essermi sbagliato e che a breve ci siano novità positive. Penso sempre all’evento playoff della A1 di baseball. Un evento che sta appena dietro l’angolo e che richiamerà l’attenzione di tanta gente. Ripeto, spero di essermi sbagliato, perchè voglio troppo bene al baseball ed al softball italici.
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