Gli Angels alle World Series

I tre fuoricampo di Kennedy permettono ad Anaheim di dominare gara 5 ed eliminare i Twins

Finalmente le World Series. Per la prima volta nei loro 41 anni di esistenza, gli Angels si sono qualificati per l’atto conclusivo del campionato MLB, eliminando i Twins nella finale dell’American League con il successo 13-5 di ieri, il quarto consecutivo nella serie dopo la vittoria di Minnesota in gara 1. La stella della partita è stato senza dubbio Adam Kennedy, che è diventato il quinto giocatore nella storia delle Major League a mettere a segno tre fuoricampo in una gara di playoffs.

Minnesota, speranzosa di riportare la serie per le ultime due partite al Metrodome, dove il suo record nei playoffs è di 13 vittorie e sole 3 sconfitte, è passata in vantaggio 2-0 nelle prime riprese; nella prima David Ortiz ha mandato a casa con un doppio Corey Koskie, in base per ball, mentre nella seconda A.J. Pierzinsky ha battuto a casa Dustan Mohr con un singolo.
Il primo home-run di Kennedy, ai danni del vincitore di gara 1 Joe Mays, è arrivato in apertura del terzo inning; il primo battitore del quinto è stato invece Scott Spezio, che ha pareggiato la situazione con un altro home-run a basi vuote, prima del secondo fuoricampo della giornata di Kennedy, un out più tardi, per il 3-2 Anaheim.
Nel sesto inning, con le basi piene, il rilievo Francisco Rodriguez è entrato in campo al posto del partente Kevin Appier, ma ha concesso una base-ball al pinch-hitter Bobby Kielty, forzando l’avanzamento di Doug Mientkiewicz per il punto del pareggio. In seguito, Rodriguez ha permesso ai Twins di passare in vantaggio con un lancio pazzo, su cui Mohr ha attraversato il piatto, e subito dopo Minnesota ha allungato con la volata di sacrificio di Jacque Jones, che ha portato a casa Pierzinsky; eppure, la rimonta degli Angels nella ripresa successiva ha fatto sì che il 20enne Rodriguez ottenesse la sua quarta vittoria in questi playoffs, nonché quarta vittoria in carriera.
Spezio e Bengie Molina hanno aperto il settimo con due singoli su lanci di Johan Santana, rimasto sul monte dopo aver salvato una situazione difficile nel sesto; il battitore successivo, Kennedy, ha smorzato in foul il primo lancio di Santana, poi ha girato un’altra pallina in zona foul, ed infine ha spedito una curva alta del mancino dei Twins oltre la recinzione, per il terzo home-run della giornata. Kennedy aveva messo a segno solo una valida in 10 turni nelle prime 4 gare della serie.
A quel punto, Minnesota è crollata: con i cuscini pieni, la base-ball concessa a Garrett Anderson ha permesso a David Eckstein di segnare, poi Shawn Wooten ha battuto a casa Darin Erstad, il rilievo J.C. Romero ha fatto entrare un altro punto con un lancio pazzo e Spezio ha battuto un singolo, da due punti. Kennedy ha messo a segno un’altra valida, sempre nella settima ripresa, e con le basi piene il rilievo Bob Wells ha colpito Eckstein per il 12-5, prima che la rimbalzante di Erstad fissasse il punteggio sul 13-5 finale.
In tutto, Anaheim ha segnato 10 punti nella settima ripresa, eguagliando il record nei playoffs per punti in un inning e portando al piatto 15 battitori; nella partita, gli Angels hanno messo a segno ben 18 valide, quattro delle quali di Kennedy. Come in occasione della vittoria in gara 4 delle Division Series contro gli Yankees, Eckstein ha raccolto la pallina dell’out finale, e il suo gesto ha dato il via ad un’altra festa per i californiani.

Dopo una serie piena di gare dominate dai lanciatori, le mazze degli Angels sono esplose nella quinta partita della serie ed hanno fatto finire così l’improbabile stagione dei Twins, che dopo aver rischiato lo scorso inverno di essere cancellati dalle idee di ‘contrazione” del commissioner Bud Selig, sono riusciti contro tutti i pronostici ad arrivare fino alla finale di lega. Continua invece l’altrettanto improbabile stagione degli Angels, che ora aspettano la conclusione della serie tra Cardinals e Giants.

MINNESOTA 1 1 0 0 0 0 3 0 0 = 5 (bv 9, e 0)
ANAHEIM 0 0 1 0 2 0 10 0 x = 13 (bv 18, e 0)

Note: lanciatore vincente Rodriguez; lanciatore perdente Santana
Fuoricampo: Kennedy 3 (1 pt, 3° inn; 1 pt, 5° inn; 3 pt, 7° inn), Spezio ( 1 pt, 5° inn)

Informazioni su Matteo Gandini 704 Articoli
Giornalista pubblicista e collaboratore di Baseball.it dall’ottobre 2000, Matteo è un grande appassionato in genere di sport, soprattutto del mondo sportivo americano, che segue da 10 anni in modo maniacale attraverso giornali, radio, web e TV (è uno dei pochi fortunati in Italia a ricevere la mitica ESPN).Per Baseball.it ha iniziato seguendo le Majors americane. Ora, oltre ad essere co-responsabile della rubrica giornaliera sul baseball a stelle e striscie, si occupa di serie A2. Inoltre, nel 2002, per il sito e l’ufficio stampa FIBS ha seguito da inviato lo stage della nazionale P.O. in Florida, la Capital Cup e i mondiali juniores di Sherbrooke (Canada), il torneo di Legnano di softball, e la settimana di Messina, a cui ha partecipato anche la nazionale seniores azzurra. Nel 2003 è stato invece inviato agli Europei Juniores di Capelle (Olanda). Nel 2001 ha anche collaborato alla rivista “Tutto Baseball e Softball”.Per quanto riguarda il football americano, da 3 anni segue il campionato universitario e professionistico americano per Huddle.org, oltre ad essere un assiduo collaboratore alla rivista AF Post. Nel 2003 partecipa al progetto radio di NFLI, ed è radiocronista via web delle partite interne dei Frogs Legnano.Dopo aver collaborato per un periodo di tempo ai siti web Inside Basketball e Play it, nel 2001 ha seguito i campionati di basket americani (NBA e NCAA) per Telebasket.com, in lingua italiana e inglese. Ora segue la pallacanestro d’oltreoceano per Blackjesus.it.Più volte apparso come opinionista di sport americani a Rete Sport Magazine, trasmissione radiofonica romana, lavora stabilmente nella redazione di Datasport, dopo una breve esperienza in quella di Sportal.Nel 2003 ha lavorato anche per l’Ufficio Stampa delle gare di Coppa del Mondo di sci a Bormio.Ha 26 anni, è residente in provincia di Lecco e si è laureato in scienze politiche alla Statale di Milano. La sua tesi, ovviamente, è legata allo sport: il titolo è “L’integrazione dei neri nello sport USA”. Il suo sogno è dedicare tutta la vita al giornalismo sportivo, in particolare nel settore sport USA.

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