Il titolo più prestigioso del baseball si ferma a Dysneyland. Gli Anaheim Angels, vera e propria outsider della stagione, hanno sconfitto in gara 7 i San Francisco Giants e conquistano una vittoria meritata.
Gli Angels sono stati migliori in difesa e in pedana di lancio, pur avendo una rosa nella quale nessun giocatore aveva mai disputato le “World Series”.
Si inizia con una sorpresa. Per ovviare ai problemi fisici di Ramon Ortiz, il manager degli Angels Scioscia si affida al giovane Lackey. Per i Giants lancia come previsto Livan Hernandez. Si inizia anche con una dichiarazione polemica. La dirigenza dei Giants fa sapere che non verrà rinnovato il contratto di Jeff Kent: “Speriamo solo non finisca ai Dodgers”.
Livan non vive il suo migliore inizio e concede 2 basi per ball. Un doppio gioco, avviato da Lofton che coglie al volo la linea di Garret Anderson, lo salva.
I Giants vanno in vantaggio al secondo. Dopo l'eliminazione di Bonds, Santiago batte valido. Snow lo porta in terza con una valida all'esterno centro e la volata di Reggie Sanders a sinistra vale il primo punto della partita.
La risposta degli Angels è immediata. Hernandez passa in base per ball Spiezio e un lughissimo doppio di Molina lo spinge a casa per il pareggio.
Gli Angels insistono: Eckstein e Erstad aprono il terzo attacco di Anaheim con 2 singoli consecutivi. Livan, che sta facendo fatica ad andare in vantaggio sui battitori, colpisce Salmon con una palla troppo interna e le basi sono tutte occupate per Anderson con zero out. Il mancino spara una linea a destra che sparecchia le basi; Sanders non è infatti particolarmente veloce a rilanciare la palla in diamante, anche perchè viene ostacolato da un tifoso mentre cerca di raccoglierla. La partita di Livan Hernandez finisce qui e in pedana sale Zerbe, che chiude la ripresa non senza sofferenza: il secondo out è infatti a casa base, con l'assistenza di Bell sulla rimbalzante di Glaus e la toccata di Santiago su Anderson.
I Giants provano a reagire. Bonds, nonostante la difesa 'shiftata' apre il quarto con un singolo interno. Santiago lo segue con una valida che atterra all'esterno centro. Nessuno però riesce a farli avanzare.
Con la quinta ripresa in pedana per San Francisco sale Rueter, che forse in questa serie è stato il migliore lanciatore dei 'Men in Black'.
Al sesto finisce anche la partita di Lackey, che viene sostituito da Donnelly. Con 2 out, il nuovo venuto regala la base a Santiago e viene colpito da un doppio a destra di Snow. Abbastanza per convincere gli Angels a visitarlo. Donnelly comunque si riprende e lascia al piatto il nuovo entrato Goodwin.
Per l'ottavo attacco dei Giants sale in pedana Francisco Rodriguez. Il giovane fenomeno ottiene 3 strike out. Non sfida però Bonds, che finisce in base per ball. Evidentemente, ne ha avuto abbastanza ieri sera.
Per San Francisco lancia Worrell e nemmeno lui ha grossi problemi a chiudere 3 eliminazioni.
Quando inizia il nono inning, sale per Anaheim ovviamente in pedana il closer Troy Percival, che ha già ottenuto 2 salvezze in queste 'World Series'. Snow mostra subito a Percival che San Francisco non è per niente rassegnato e batte un singolo a destra. Dopo l'eliminazione di Snow sulla battuta di Goodwin, Percival (che mostra qualche problema di meccanica) passa in base Bell. San Francisco, che ha in base i punti del pareggio, gioca la carta Shinjo come pinch hitter. Una palla veloce a 98 miglia orarie però fulmina il giapponese. La successiva volata di Lofton è colta al volo dall'ottimo Erstad.
Gli Anaheim Angels vincono le prime “World Series” dei loro 41 anni di esistenza. Troy Glaus è l'MVP della serie.
A fine gara il manager degli Angels Mike Scioscia ha dichiarato: “Il nostro segreto è che ci abbiamo creduto. So che molti dei nostri giocatori erano sconosciuti, ma io sapevo che avevamo qualità e molta volgia di vincere. I ragazzi sono stati assolutamente grandi”.
GIANTS 0 1 0 0 0 0 0 0 0 = 1
ANGELS 0 1 3 0 0 0 0 0 r = 4
note: battute valide Giants 6, Angels 5; errori Giants 0, Angels 0
Lanciatore vincente Lackey (salvezza Percival), lanciatore perdente Livan Hernandez
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