Almeno una cosa di questa “Coppa Intercontinentale” è chiara: l'Italia torna a rivestire il ruolo di prima potenza europea che aveva perduto al Mondiale di Taiwan. In Estremo Oriente l'Olanda si era infatti qualificata per la seconda fase, mentre in questo torneo gli olandesi hanno chiuso anticipatamente, eliminati dalle 2 sconfitte patite contro Venezuela e Repubblica Dominicana, nonostante la clamorosa vittoria ottenuta sul Giappone. Non vorrà dire nulla, ma resta una bella soddisfazione.
In effetti nè Italia nè Olanda hanno oggi la statura per pensare di competere ai massimi livelli mondiali. Non importa quanti antillani Rob Eenhoorn scoverà in 'Triplo A' o quante rinunce Giampiero Faraone riuscirà ad evitare, oggi l'Europa è un gradino sotto Asia e America e questo è un fatto.
Più che altro, l'Europa dovrebbe guardare ai risultati che ottiene a livello juniores (sistematicamente, gli ultimi 3 posti del Mondiale) e cercare di capire come invertire la tendenza, sempre che sia possibile farlo.
Tornando alla “Coppa Intercontinentale”, la seconda fase che inizia questa sera qualificherà 4 squadre per le semifinali e le finali di sabato. Senza ipocrisia, è bene ammettere che l'Italia non ha praticamente nessuna speranza di approdarvi. Allo stesso tempo però, a queste ulteriori 3 partite va data una certa importanza.
Vogliamo tutti capire se l'Italia è quella dei primi 5 inning contro Taiwan o della partita contro Panama oppure se è la squadra molle e senza grinta che ha perso contro il Messico. Perchè è inutile nasconderlo, la tendenza che la “Coppa” ha preso è abbastanza preoccupante, con 1 punto segnato nelle 2 partite successive al trionfo contro Panama.
Tra gli azzurri, ci sono giocatori che si giocano qui molte possibilità di far parte del gruppo che il prossimo anno giocherà la Qualificazione Olimpica. Queste 3 partite diranno soprattutto se questi ragazzi dell'opportunità si rendono conto.
Contro Panama facilmente partirà Masin. Faraone non ha sciolto la riserva con Tomassi, ma tutto lascia presagire che sarà così e che a Tomassi verrà riservato il Giappone per poi lasciare la chiusura con Cuba a De Santis.
Sulla carta, il confronto più abbordabile (per modo di dire, sia chiaro) è quello col Giappone. Panama sarà di sicuro alla ricerca di una sorta di vendetta dopo lo smacco di Matanzas e Cuba sembra sinceramente inavvicinabile.
I giapponesi sono comunque a loro volta una squadra ricca di elementi di primo piano delle Grandi Leghe nipponiche ed è difficile credere che si concederanno distrazioni ora che ci si gioca l'accesso alle finali.
Giappone e Cuba, insomma, sono le candidate principe alle finali del gruppo dell'Avana. Panama però, pur estremamente deludente fino qui, è talmente ricca di campioni da poter ribaltare ogni pronostico.
A Matanzas invece è tutto molto incerto. Il doppio confronto tra formazioni caraibiche e asiatiche si annuncia estremamente appassionante. La Corea sembrerebbe delle 4 la formazione più solida sul monte, ma Taiwan ha un line up più completo; Venezuela e Dominicana giocano, rispetto alle formazioni asiatiche, un baseball molto più imprevedibile.
Innegabilmente, ci sarà da divertirsi.
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