L'attuale situazione del baseball italiano e le recenti decisioni della Federazione Nazionale hanno alimentato tra noi del Baseball Softball Club Arezzo un dibattito di cui vorremmo almeno un po' rendere partecipi tutti coloro che hanno a cuore le sorti del nostro sport.
Crediamo infatti che mai come ora ci sia bisogno di comunicare nelle Società, tra le Società e tra queste e gli organi federali.
Quando, dopo un lungo periodo d'inerzia, qualcuno prende finalmente delle decisioni, non c'è da stupirsi che ci sia chi è entusiasticamente d'accordo e chi si oppone un po' sopra le righe.
Si è persa l'abitudine, ed è normale che le prime reazioni siano eccessive; in tutti i sensi.
All'amico Bruno vorremmo ricordare che non tutto ciò che viene deciso, per il solo fatto che viene deciso, è senz'altro 'bene'.
All'amico Imperiali vorremmo dire che di tutto il nostro sport ora ha bisogno, meno che di minacce di secessione.
All'amico Fraccari vorremmo ricordare che tra autonomia e anarchia il passo può essere breve.
Comunicazione, collaborazione, organizzazione: questo è ciò di cui ha bisogno il baseball italiano; e che da troppo tempo non ha avuto.
Chi da sempre lavora bene nel settore giovanile non ha niente da temere da svincoli e simili: ha soltanto da insegnare agli altri.
Non è con gli obblighi, ma con la qualità, che si conservano i giovani.
La situazione appare tutto sommato semplice e dettata dalle circostanze:
1. Abbandono del 'centralismo burocratico': la F.I.B.S. si limiterà d'ora in poi a fissare le regole generali e a effettuare il controllo qualità a livello nazionale.
2. Aumento della selettività: diminuzione progressiva delle squadre nei campionati di vertice e incremento dell'accesso a quelli di base (ripristino C2).
3. Decentramento e 'deregulation': le singole realtà locali dovranno diventare protagoniste della promozione e della gestione sportiva e potranno adottare regole in autonomia (salvo poi fare i conti con la normativa nazionale).
Proprio quest'ultimo aspetto è quello che più ci preoccupa. Alcuni Comitati Regionali si sono già manifestati incapaci di gestire l'esistente; figuriamoci le novità.
Manca spesso la comunicazione con i Club, la certezza del diritto, la volontà d'intraprendere.
Se la necessaria autonomia deve passare attraverso queste strutture, c'è sinceramente da temere per il suo futuro.
Crediamo che la Federazione dovrebbe cogliere l'occasione per effettuare una verifica della funzionalità di questi organi che necessariamente saranno in prima linea nell'attuazione della riforma.
Tanti auguri a tutti di buone feste; e non solo.
Baseball Softball Club Arezzo
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