In una giornata senza alcun movimento di mercato rilevante torna di scena il caso di Pete Rose. Come noto, fra circa un mese si dovrebbe tenere l’atteso incontro voluto dal commissioner Bud Selig con i 60 membri tuttora viventi della Hall Of Fame, per discutere sulla possibilità di riabilitare e riammettere nel mondo del baseball Rose, travolto dagli scandali e bandito dal professionismo dall’agosto 1989. La restrizione, tra l’altro, gli impedisce di poter appunto entrare nella Hall of Fame, cosa che, sul piano squisitamente sportivo, gli spetterebbe di diritto. Nel dibattito, una voce autorevole si è fatta strada ieri. Ozzie Smith, storico interbase dei Cardinals e membro della Hall of Fame, ha dichiarato che, prima di pronunciarsi favorevolmente sulla riammissione di Rose, vorrebbe sentire questi ammettere le sue colpe e pentirsi pubblicamente di quanto commesso. Mentre altre vecchie glorie, interpellate sull’argomento, glissano o si mostrano indifferenti, Smith si è detto colpito di non aver mai sentito Rose ammettere ciò che gli inquirenti gli imputano di aver commesso. Senza la parola ‘pentimento, quindi, Ozzie Smith non sarà mai un alleato per la causa dell’esiliato Pete Rose.
Tornando a squadre e personaggi attuali, in questo weekend alcune franchigie sono impegnate nei tradizionali tour invernali che comprendono soprattutto bagni di folla con i tifosi. E’ stato il caso, ieri, di quelli promossi dai Phillies, dai Cardinals e dai Tigers. In particlare, da segnalare la calorosa accoglienza che il pubblico di Detroit ha voluto riservare al nuovo progetto portato avanti dal manager Alan Trammel. Grande entusiasmo, neanche a dirlo, per i Phillies, con il nuovo arrivato Jim Thome marcato stretto dai fans.
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