Domani, a margine della ‘Coach Convention di Spoleto, Il Consiglio Federale si appresta a fissare tutti i dettagli dell’attività 2003, sulla scia di quanto deciso a Rimini ad inizio dicembre e alla luce di quanto emerso dalle successive riunioni con i Comitati Regionali e con le società interessate.
Scelte giuste o sbagliate, limate o ribadite. Mazze di legno in B, nuove categorie giovanili, stranieri, divisione per il baseball dell’ultima serie in C1 e C2, squadre collegate, vincolo: non è questo qui il punto.
La nota dolente è che si parla di definire l’attività dell’annata con le iscrizioni ai campionati maggiori già chiuse, e a meno di una settimana dalle ultime scadenze per serie minori e giovanili.
Io resto dell’idea che, se si vuole esser seri, chi si iscrive ad un qualunque campionato dovrebbe avere tutti i diritti di sapere prima a che tipo di attività dovrà far fronte, fin nelle minime sfumature. Salvo ovviamente situazioni drammatiche. Ma necessità poteva essere l’anno scorso, quando si veniva da elezioni ad inizio dicembre. O emergenza può essere considerata la situazione stranieri quest’anno. Non il resto.
In primis lo sconvolgimento delle categorie giovanili, che correttezza avrebbe voluto che fosse portato all’esame degli interessati in via preventiva, o che comunque, se deciso dall’alto, messo in calendario con tempi più lunghi, stante la portata. Ma anche tutto il rimanente.
Non so (o forse non ricordo), ad esempio, i numeri con cui si è deciso di passare nella serie B di baseball alle mazze di legno. Ma se non c’è l’unanimità – delle presenze e dei voti, cioè di tutti gli interessati, presenti o assenti – ci deve essere una tutela per chi magari le mazze di metallo (o le divise, piuttosto che la muta del ricevitore) le ha già ordinate o in magazzino, come per tutto l’avanzo.
Tutto questo per dire che c’erano anche buone cose nelle vecchie Circolari sull’Attività Agonistica Federale dell’epoca Notari. C’era ad esempio una noticina, forse non sempre applicata come si deve (ma c’era,) che fissava una data oltre la quale non si potevano modificare le formule dei vari campionati. Dunque il consiglio al consiglio che mi permetto di dare è questo: smetterla con le decisioni all’ultimo momento, anche per evitare magari poi marce indietro, come fu lo scorso anno per i fuori quota nel campionato primavera. Darsi con valenza cogente una data fissa, e la più anticipata possibile (diciamo dopo le ferie?), oltre la quale le società sanno che, in mancanza di comunicazioni ufficiali, le cose restano com’erano prima. Non, come si sente dire, aggiungere addirittura la possibilità dello straniero in serie B, se in possesso visto non per attività sportiva, a iscrizioni chiuse da tempo.
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