Nonostante ci si trovi nel mese in cui tutto il popolo degli appassionati di baseball si gode il risveglio di questo sport pregustando l’arrivo della stagione, ci sono notizie che possono scuotere il mondo della MLB pur parlando di fatti che avverranno solo quanto anche il prossimo campionato sarà alle spalle. Come non riservare attenzione alle dichiarazioni rilasciate ieri dal proprietario degli A’s Steve Schott? Il numero uno di Oakland ha infatti dichiarato ufficialmente che Miguel Tejada, il miglior giocatore nell’American League nello scorso anno, verrà lasciato libero di diventare free agent. La società californiana, per stessa ammissione di Schott, non si può permettere di offrire un rinnovo pluriennale alla propria giovane stella con un’offerta competitiva rispetto alle due o tre squadre che sicuramente se lo contenderanno. L’annuncio ufficiale, prima che alla stampa, è stato dato all’agente del giocatore, che avrà quindi il suo bel da fare per trovare la prossima, principesca sistemazione al suo assistito. Unica, magra consolazione per i tifosi degli A’s, che vedranno scappare il secondo MVP fatto in casa nelle ultime tre stagioni (dopo Jason Giambi), è che Schott ha assicurato di non voler trattare la cessione del suo pezzo pregiato prima del termine di questo campionato, perché convinto sia l’anno buono per riportare nella baia un pennant che manca dal 1990.
A margine della vetrina messicana costituita dalla doppia esibizione tra Mets e Dodgers, il vice presidente della MLB Sandy Alderson ha dichiarato che nei prossimi mesi potrebbero iniziare degli studi per creare una sorta di ‘World Cup che possa far aumentare la popolarità del baseball nel mondo. L’iniziativa, che potrebbe partire dal 2005, forse prima della regoular season o dopo le World Series, potrebbe basarsi su una formula che prevederebbe l’utilizzo di giocatori delle majors con le maglie di squadre del proprio paese o della città d’origine.
Parlando delle amichevoli della scorsa notte, da segnalare la seconda sconfitta primaverile di Pedro Martinez, che ha comunque destato una buona impressione sul monte, non concedendo punti se non per colpa della propria difesa e mettendo a segno 4 strikeouts in 3 riprese di lavoro. Per la cronaca, i Red Sox sono stati battuti 3-2 dai Devil Rays. Oakland e Seattle, che apriranno la stagione con un viaggio in Giappone, hanno anticipato l’opening day affrontandosi ieri in un match vinto dagli A’s per 3-1 con una grande prestazione di 5 innings lanciati da Ted >Lilly. Giornata positiva per i Giants, le cui due ‘mezze squadre hanno riportato altrettante vittorie, superando 9-3 San Diego e 5-4 i Mariners. Davanti ad un ‘tutto esaurito di quasi 6mila spettatori, invece, i Blue Jays hanno battuto per 4-3 Sterling Hitchcock e gli Yankees, che hanno segnato tutti i loro punti grazie a Bernie Williams. Con un 2 su 2 al piatto, Mike Sweeney rimane uno dei battitori più caldi di questa primavera e i suoi Royals hanno superato 12-4 i Rangers. Tra gli altri, da segnalare la seconda uscita senza subire punti per il pitcher dei Reds Ryan Dempster, rimasto a lanciare per 6 riprese nella gara vinta 6-1 sui Twins. Il clou del weekend rimaneva comunque l’incontro giocatosi a Città del Messico davanti a quasi 18 mila spettatori. In una gara da dimenticare per i lanciatori, gli attacchi sono stati devastanti ed in 11 riprese hanno prevalso i Mets col punteggio di 16-11. Si replica oggi con l’interessante confronto tra Odalis Perez e Tom Glavine.
Mark Texeira, da molti considerato il miglior prospetto dell’intero circo del baseball, sta forzando i tempi per esordire con i Rangers nonostante abbia alle spalle solo un anno da professionista. Lo skipper di Texas Buck Showalter non ha infatti ancora deciso se destinare il fenomeno 22enne alle cure dell’affiliata di Oklahoma City in triplo A o fargli posto in prima squadra da subito. Un fattore che depone per la seconda ipotesi è costituito dalle precarie condizioni fisiche di Herbert Perry, che proprio come Texeira potrebbe ricoprire i due angoli difensivi del diamante.
Fronte infortunati: il danno alla spalla di Scott Erickson è più serio del previsto, tanto che il pitcher degli Orioles ha ammesso di dover con tutta probabilità dire addio a questa stagione. Stessa sorte per il lanciatore destro degli Angels Matt Wise che, dopo una settimana di accertamenti, ha saputo di doversi sottoporre all’operazione di ‘Tommy John, per la quale i tempi di recupero non sono inferiori ai 12-18 mesi
Infine, da segnalare la scomparsa, ad 81 anni, di Al Gionfriddo, che trascorse solo tre anni nelle grandi leghe ma divenne famoso quando, durante gara 6 alle World Series del 1947, salvò il risultato di 8-6 allo Yankee Stadium a favore dei Brooklyn Dodgers cogliendo con le spalle al muro con una presa ad una mano un probabile fuoricampo di Joe Di Maggio. Gionfriddo è stato colpito da arresto cardiaco mentre giocava a golf.
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