I Cubs perdono Alfonseca per un mese e mezzo

Infortunio ai legamenti per il closer di Dusty Baker

Brutte notizie in casa Cubs: il closer Antonio Alfonseca dovrà saltare la prima parte della stagione, probabilmente fino a metà maggio, a causa di un infortunio ai legamenti del ginocchio destro occorsogli durante la partita di venerdì contro Seattle. Il giocatore è scivolato malamente nel tentativo di raccogliere una palla battuta da Randy Winn e a causa di questo incidente perderà il posto per un tempo che i sanitari della squadra di Dusty Baker stimano attorno alle 5-6 settimane. Il neo manager di Chicago dovrà scegliere ora un closer di emergenza in uno staff, che a dire il vero, ha per fortuna uomini con qualche esperienza in proposito. Nel mazzo, Dave Veres, Mike Remlinger, Mark Guthrie, oltre a Rod Beck, invitato al camp come uomo fuori rosa ma con ben 266 salvezze in carriera.

Parlando di infortunati, in casa Angels si segue con apprensione il problema fisico di Jarrod Washburn. L’asso dei campioni del mondo, ha provato le condizioni della sua spalla sinistra lanciando per tre riprese durante un match con l’affiliata di Triplo A, dicendosi soddisfatto dalle sensazioni provate. Nonostante ciò, comunque, rimane fortemente improbabile vederlo lanciare all’opening day, con poco più di 5 innings di lavoro alle spalle dall’inizio dello spring training.

Una primavera da dimenticare anche per Nick Johnson, che ha subito l’ennesimo stop di questa pre-season. Il giocatore degli Yankees ha rimediato una brutta distorsione ad un legamento del pollice sinistro colpendo in foul una palla nel match di mercoledì scorso contro Cleveland. Per lui, qualche giorno di stop forzato che, se dovesse prolungarsi più del previsto, vedrebbe aumentare le quotazioni di Todd Zeile e del neo acquisto Bubba Trammel per il posto di designato nelle prime gare della stagione.

In casa di Arizona, nonostante Bob Brenly non si sia ancora pronunciato in proposito, sembra fatta per Byung-Hyun Kim come quinto uomo della rotazione. Il lanciatore asiatico, che aveva espresso il desiderio di essere utilizzato come partente fin dal suo arrivo ai D-Backs nel 1999, sembra definitivamente aver sconfitto la concorrenza interna di Miguel Batista e Armando Reynoso. Anche nel bullpen c’è battaglia, con tre posti ancora aperti per i contendenti Mike Koplove, Bret Prinz, Mike Jackson, Greg Swindell e Stephen Randolph.

Mike Piazza, come ampiamente preventivato, ha deciso di ricorrere in appello contro la squalifica di cinque giornate inflittagli dopo la zuffa con Guillermo Mota dei giorni scorsi. Essendo quasi impossibile che il ricorso venga esaminato prima del 31 marzo, data di esordio allo Shea Stadium contro i Cubs, il giocatore più rappresentativo dei Mets dovrebbe essere regolarmente dietro al piatto, per poi eventualmente scontare più in la lo stop.

Da Vero Beach, intanto, rimbalza la notizia che il miliardario Eli Broad sarebbe interessato ad inserirsi nel gruppo in lizza per rilevare i Dodgers, squadra della sua città, dalla News Corp. La trattativa potrebbe trovare il suo ostacolo maggiore nel settore dei diritti televisivi che la News Corporation non vorrebbe vedere finire nelle mani di diretti rivali come la Espn o la Comcast Corp.

Dai campi, intanto, da segnalare la sesta vittoria nelle ultime sette gare da parte dei White Sox, che hanno superato 5-0 i campioni del mondo di Anaheim, ai quali in due amichevoli hanno concesso di segnare solo tre volte. La vittoria dei rivali cittadini, i Cubs, su Arizona per 4-1 è impreziosita da un fuoricampo da tre colpito daMark Bellhorn ai danni di Randy Johnson. Hanno invece pareggiato 4-4 Dodgers e Cardinals, con Hideo Nomo in buon spolvero. Il pitcher dell’opening day per i californiani ha concesso due punti in cinque riprese sul monte.

Tug McGraw ha intanto lasciato l’ospedale di Tampa dopo essere stato sottoposto, solo tre giorni fa, ad un intervento di sei ore per l’asportazione di un tumore al cervello. In accordo con i familiari, i sanitari della clinica non hanno rilasciato dichiarazioni sulle condizioni di salute dell’ex giocatore e sulla natura del male che lo ha colpito.

Per concludere, da segnalare un ampio e commovente servizio dedicato da mlb.com, sito ufficiale delle Majors, al decimo anniversario della scomparsa di Steve Olin e Tim Crews, i due sfortunati giocatori degli Indians tragicamente scomparsi il 22 marzo 1993 mentre, con il compagno Bob Ojeda, si trovavano, di notte, in barca a pescare a Little Lake Neille, vicino ad Orlando.

Informazioni su Emiliano Raccagni 119 Articoli
26 anni, collaboratore baseball Usa

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