La Danesi dalle mille facce

Un bullpen solido e tante soluzioni. Sono questi i punti di forza della formazione di Bagialemani

Dopo dieci finali scudetto consecutive, è difficile pensare che la Danesi Nettuno non punti diretta allo scudetto anche in questa stagione 2003. La finale persa malamente lo scorso anno, Bagialemani che al secondo anno sulla panchina tirrenica cerca il primo sigillo sono solamente motivazioni ulteriori per un gruppo che, tra qualche partenza, qualche cambiamento e qualche rientro, appare la solita corazzata contro la quale chi vuole conquistare il tricolore dovrà necessariamente fare i conti.
Cominciamo dai nuovi arrivi, i tre stranieri. Gabriel Ozuna, il lanciatore, ha l’ingrato compito di far dimenticare Cipriano Ventura, così come il mancato rientro di Ryan Miller, per motivi di lavoro, ha fatto arrivare l’interno Edgar Tovar. De los Santos, se la stazza di cui dispone mantiene le promesse, dovrebbe essere uno di quei battitori in grado di risolvere in qualsiasi momento una partita.
I rientri sono quelli di Silvio Censale, pitcher oriundo già col Nettuno nel 2000, di Alessandro Colaceci dopo qualche stagione con i cugini dell’Anzio, di Giuseppe Mazzanti dagli states (un anno in rookie league con l’organizzazione dei Seattle Mariners). E quello, da non dimenticare, di Diego Ricci, dopo una stagione passata a curare un infortunio alla spalla. Le partenze sono state quelle di Casolari, che passa con l’Anzio, e del ritiro di Barboni.
Dire se il Nettuno si è rinforzato o meno non è cosa facile da fare adesso, occorrerà testare sul campo i valori dei tre stranieri. Senza dubbio il monte di lancio è tra i più solidi per quanto riguarda i tre partenti, con Vigna pronto ad entrare in qualsiasi situazione e la concreta possibilità che a maggio arrivi anche Angelo Palazzetti, un rientro visto che militava con la Danesi nel 2001 e conquistò la nazionale. Senza dimenticare Mauro Salciccia, Masin, Diego Ricci, Colaceci. In diamante Bagialemani lo scorso anno ha abituato a rotazioni continue. Ad esempio Schiavetti potrà essere impiegato sia interbase che seconda base, la linea degli esterni, secondo le intenzioni del tecnico, vede Paoletti punto fisso e gli altri a ruotare. Ci sono da inserire giovani come Giuseppe Mazzanti, Daniele Frezza e Marco Costantini, gli ultimi due recentemente infortunatisi con la pre-olimpica. Ci sono giocatori che Bagialemani ha abituato sin dallo scorso anno a varie posizioni. Per farla breve, quella che si legge qui sotto è solamente uno dei tanti Nettuno che si vedranno a partire da venerdì a Firenze.

Formazione tipo:
Lanciatori: Ozuna–Lanfranco–Censale
Ricevitore: Patrone
Prima Base: Castrì
Seconda Base: Schiavetti
Terza Base: D’Auria
Interbase: Tovar
Est. Sinistro: Paoletti
Est. Centro: De Franceschi
Est. Destro: Mazzanti
Battitore designato: De los Santos

Informazioni su Mauro Cugola 547 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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