David Rigoli e Rolando Cretis da Grosseto, Mariano Marchini e Robert Fontana da Codogno, Nilson Antigua da Firenze. Anche con Betto e Landuzzi alle prese con il recupero dopo l’intervento alla spalla (e che solo alla prova dei fatti vedremo se e quando saranno disponibili), per Mazzotti adesso sono guai seri! Nel senso che saranno guai seri se stavolta non vince fino in fondo. Qualcuno dice, anzi, che il tecnico bolognese lo scudetto quest’anno può solo perderlo.
Certo c’è per l’Italeri come per altre l’incognita dei nuovi stranieri, Maeda e Solano. Mentre per Antigua c’è la stagione 2002 a parlare. Non sarebbero certo i primi ‘stranger a non rendere come tali, ma la sostanza non cambia, dal momento che anche nella loro scelta lo zampino del buon Mazzotti c’è.
Se tanto dà tanto, tradizione vuole che i lanciatori giapponesi venuti a Bologna sotto l’attuale gestione abbiano sempre ottimamente impressionato, guai fisici di Wakita a parte. Ma negli altri ruoli invece è andata sempre – diciamo – maluccio. Non resta che attendere la prova del diamante.
Il line-up felsineo, sulla carta, e fermo restando il giudizio da dare più avanti sul nuovo interbase dominicano, è di quelli che dovrebbero far tremare i polsi ai lanciatori avversari, con Matteucci a disposizione come pinch-hitter.
Sul monte invece tre partenti (anche qui aspettando di vedere il reale valore di Maeda) e tre rilievi, con Cretis e Marchini in ballottaggio per l’apertura della terza partita, per la regular season. Poi, magari, il recupero di Betto, o il ritorno di Cerbone.
Il tallone d’Achille dell’Italeri versione 2003 potrebbe essere solo il roster un tantino corto. Monari, promosso a pieno titolo secondo catcher, aggiungerà, nella sua partita, un battitore al mazzo delle scelte. E Newman è pur sempre utilizzabile, quando non lancia, anche all’esterno, per quanto l’idea quest’anno sia quella di schierarlo quasi soltanto in pedana. In effetti, una volta mandato eventualmente a battere come emergente, in almeno una delle tre partite, Matteucci dovrebbe essere tenuto poi per forza in campo (in due se Monari dovesse ricevere Newman). Questo almeno fin che non si sarà visto il valore vero di un Breveglieri (o di un Gamberini) alle prese con la serie A1.
Questo tuttavia non toglie che quella biancoblù sia squadra costruita, nelle intenzioni della società, per vincere, nell’anno dei 50 anni della Fortitudo… per quanto raramente chi è partita come favorita è riuscita a rispettare il pronostico.
Formazione tipo:
Lanciatori partenti: Maeda Newman Cretis/Marchini
Ricevitore: Antigua
Prima Base: Dall’Olio/Fontana
Seconda Base: Dallospedale
Terza Base: Sheldon
Interbase: Solano
Esterno Sinistro: Frignani
Esterno Centro: Rigoli
Esterno Destro: Liverziani
Battitore designato: Fontana/Dall’Olio
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