Un bel doppio, il primo dei due che ha messo a segno nella partita di sabato pomeriggio, è valso ad Alberto D'Auria, terza base della Danesi Nettuno, il traguardo delle 1.100 battute valide in carriera. Una carriera quasi ventennale (esordì giovanissimo con la casacca verdazzurra), ed adesso un numero tondo di hit che per il momento è solo una tappa intermedia per un giocatore che oltre ad essere una bandiera della squadra tirrenica, è anche stato capitano degli azzurri. “E' un traguardo importante, certo, ma non ho intenzione di fermarmi qui, sino a che riuscirò a giocare ad alti livelli voglio continuare a giocare“. Una giornata importante macchiata dalla sua uscita dal campo, un infortunio lo ha tolto da garadue, poi persa dal Nettuno, un risentimento che lo tiene ancora in forse per il trittico contro la T&A San Marino di questo fine settimana. “Nel correre verso la seconda base ho avvertito un dolore alla coscia, dovrebbe essere uno stiramento. Pare che venti anni e passa sui campi di gioco si stiano facendo sentire tutti adesso, gli acciacchi mi stanno un po' limitando ma ripeto, fino a che posso dare qualcosa alla squadra giocherò“.
Informazioni su Mauro Cugola
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Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico...
Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo.
Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.
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