Danesi, ancora lavori in corso

Slitta l'esordio di Vasquez, il 2 giugno Tovar va via e tornerà Miller

Non è stata ancora ben digerita la partenza di Gabriel Ozuna, che la Caffé Danesi deve fare i conti con un altro giocatore che chiede di andare via. L'interno Edgar Tovar il 2 giugno lascerà Nettuno, stavolta non per un offerta proveniente da Taiwan (a proposito, De Los Santos ha assicurato che rimarrà…), ma per problemi d'ambientamento per la propria famiglia. Così si assisterà al più classico dei ritorni, la settimana successiva si rincontrerà con i vecchi compagni Ryan Miller, il seconda base dello scorso anno, che era stato sostituito da Tovar proprio all'inizio di questa stagione. Superati i problemi di lavoro che lo avevano reso indisponibile nel corso del mercato, Miller non soffrirà di certo di problemi d'ambientamento come il suo predecessore, visto il legame particolare con la squadra ed in molti, a Nettuno, ricordano ancora il suo memorabile party d'addio lo scorso settembre dopo le finali scudetto perse.
Passando alle notizie di questa settimana, slitta per problemi burocratici legati al visto d'ingresso l'esordio di Lionel Vasquez , il nuovo pitcher dominicano chiamato in sostituzione di Ozuna. Non è magari da escludere nemmeno un inserimento dell'ultimissima ora in caso di un esito lampo delle pratiche, ma l'ipotesi appare perlomeno remota (il giocatore è tuttora a Santo Domingo) ed è praticamente scontato che Bagialemani, anche nella sfida contro La Gardenia, dovrà inventarsi la rotazione dei lanciatori, con Censale, Masin e Diego Ricci partenti e Colaceci, Salciccia e soprattutto Vigna a rilievo. Il resto della squadra è tutta a disposizione del tecnico, escluso Castrì sempre alle prese con la microfrattura alla caviglia.
L'incontro sarà seguito con il Play by Play di Baseball.it

Informazioni su Mauro Cugola 547 Articoli
Nato tre giorni prima del Natale del 1975, Mauro è laureato in Economia alla "Sapienza" di Roma, ma si fa chiamare "dottore" solo da chi gli sta realmente antipatico... Oltre a una lunga carriera giornalistica a livello locale e nazionale iniziata nel 1993, è anche un appassionato di sport "minori" come il rugby (ha giocato per tanti anni in serie C), lo slow pitch che pratica quando il tempo glielo permette, la corsa e il ciclismo. Cosa pensa del baseball ? "È una magica verità cosmica", come diceva Susan Sarandon, "ma con gli occhiali secondo me si arbitra male". La prima partita l'ha vista a quattro mesi di vita dalla carrozzina al vecchio stadio di Nettuno. Era la primavera del '76. E' cresciuto praticamente dentro il vecchio "Comunale" e, come ogni nettunese vero, il baseball ce l'ha nel sangue.

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