Io non sono amico dell'allenatore

Sono qui per dimostrare di essere un buon interbase, non per farmi amico i coach

C'è meno gente nello spogliatoio. Come vi avevo detto, molti giocatori sono stati rilasciati. Normale. La cosa sorprendente è che ci sono alcuni elementi completamente privi di talento che trovano ancora spazio e potrebbero addirittura ritrovarsi in squadra per l'inizio della stagione.

Sinceramente, non ho un'idea di come i tecnici facciano le valutazioni per costruire la squadra. Forse essere un bravo giocatore non è così importante come pensavo io, che ho sempre dato più importanza a come giocavo che non ai rapporti con gli allenatori.

Non sono venuto in Arizona a morire di caldo per diventare amico del manager o fargli dei piaceri. Sono qui per dimostrare di essere il miglior candidato al ruolo di interbase titolare e, magari, per farmi vedere da qualche organizzazione di Grande Lega. Invece, vedo che altri passano tutto il tempo a scherzare con il manager, cercando di compiacerlo. Qui a Nogales è come in ogni altro camp di baseball: ci sono giocatori che farebbero di tutto per un posto nel roster.
Mi rendo conto che essere amico del manager non mi farebbe male, ma c'è qualcosa dentro dime (l'orgoglio, forse?) che mi impedisce di fare il…'leccaculo'. Io non parlo molto. Cerco di lasciar parlare mazza e palline.

Spero che il mio talento sarà sufficiente per conquistarmi un posto in squadra.


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