La Gardenia per manifesta sull’Italeri.

Un’ottima prestazione di De Santis e i fuoricampo di Gasparri e Martinez portano i grossetani alla vittoria

Una partita intensa nonostante il punteggio finale: ancora molta tensione in campo e sugli spalti. Parte subito forte il La Gardenia Grosseto con un fuoricampo di Gasparri al primo inning che con due eliminati porta a casa Hecker in base per ball e Ramos che aveva battuto un singolo. Comincia faticosamente la partita di Newman che oltre a concedere questi punti deve passare 8 uomini nel box prima di chiudere il primo inning. I grossetani insistono e si portano sul 4-0 con un doppio di Andrea De Santis (oggi schierato in seconda base al posto di Liu Rodriguez), che arriva poi a casa sull’errore di tiro di Sheldon su bunt di Martinez. L’Italeri reagisce al terzo con Sheldon che, colpito, va in prima e, dopo gli out di Dall’Olio e Rigoli, va in seconda sul singolo di Dall’Ospedale; si presenta nel box Liverziani che esplode un lungo fuoricampo a destra. Lo stesso Liverziani, però, rimane fermo in attesa della chiamata dell’arbitro di prima Giabbani che chiama la palla buona per il fuoricampo: vibranti le proteste da parte dei tecnici maremmani ma è 4-3. La tensione rimane alta per tutta la partita anche a causa di un area dello strike ballerina da parte dell’arbitro capo Serafini e del dente avvelenato della squadra maremmana per la sconfitta della sera prima. Mentre Riccardo De Santis tiene bene il monte(8 r.l., 7 b.v., 0 b.b., 3 p.g.l.), il La Gardenia Grosseto si produce in una serie di allunghi: segna un punto al quarto inning con Martinez in base per singolo sul lanciatore (anche se secondo noi Newman ha commesso un grave errore sul suo bunt), in seconda sul sacrificio di Hecker (da segnalare un accenno di rissa per la toccata troppo dura secondo lui di Dall’Olio). Valida poi di Steven Rodriguez che porta Martinez in terza e altra valida di un determinante Gasparri che porta Martinez a casa: 5-3. Ancora tre punti con un fuoricampo del poliedrico Martinez che spinge a casa Bindi e Andrea De Santis entrambi in base con un singolo. Discutibile peraltro la posizione di Sheldon che sulla valida di De Santis , con un out, giocava quasi a metà strada tra terza e casa base. Il fuoricampo di Martinez chiude la partita di Newman sull’8-3 e porta al debutto di Marchini in maglia Italeri. La partita si chiudeva all’ottavo con due eliminati: Hecker andava in base per balls per la terza volta nella partita e Ramos seguiva con il suo terzo homer stagionale. Batteva poi valido Steven Rodriguez decretando la fine della partita di Marchini che veniva sostituito da Fontana, dopo che aveva iniziato a scaldarsi anche Matteucci. Fontana subisce subito un doppio da Gasparri che porta a casa Rodriguez. Dopo aver concesso la base per balls a Bischeri, un lancio pazzo fa avanzare i corridori sulle basi, un altro lancio pazzo di Fontana manda a punto Gasparri e in terza Bischeri. Fontana regala un’altra base a Ermini e a questo punto accade una cosa che ha lasciato sconcertato me e il pubblico presente: Solano si avvicina a Fontana e i due confabulano brevemente: il successivo lancio di Fontana è un lancio pazzo apparso ai più volontario: a 10 metri dal piatto di casa base. La partita si concludeva per manifesta inferiorità tra i fischi del pubblico che accusava i bolognesi di un gesto offensivo. Io posso solo dire che per quello che ho visto la volontarietà nello sbagliare il lancio di fontana è apparsa palese. Non avevo mai visto una cosa del genere.

Informazioni su Ivano Luberti 324 Articoli
Ivano è cresciuto in Maremma dall'eta' di 6 anni e ha visto la sua prima partita di baseball a 9 anni. Ha abbandonato la sua passione per il batti e corri a 19 anni quando si è trasferito a Pisa per l'Universita' e lo ha riscoperto dieci anni dopo quando ha cominciato ad utilizzare Internet per lavoro. Si definisce uno spettatore informato con una logorrea innata che ha deciso di sfogare scrivendo qualche articolo, dopo che il forum di Baseball.it non gli bastava piu'. Laureato in Scienze dell'Informazione e informatico di professione crede nella cooperazione al punto di aver fondato una cooperativa a Pisa, città dove risiede e che purtroppo è un deserto per lo sport che ama.

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