"Dopo 1000 partite mi pongo un altro obiettivo …"

Una bellissima partita è stata la giusta cornice per consacrare quel Campione che risponde al nome di Riccardo Matteucci. Ha risposto alle nostre domande con la sua solita cordialità.

Partita emozionante quella di stasera che ha visto l'Italeri Fortitudo Bologna imporsi per 5 a 4 dopo ben 3 ore e 55 minuti e 10 intensissime riprese.
Niente a che vedere comunque con quello che tutto lo Stadio Gianni Falchi ha potuto provare circa due ore prima.
Nel box di battuta si presenta infatti Riccardo Matteucci per tutti, compagni ed avversari, il grande "Ricky".
Tutto lo stadio si alza in piedi ad applaudire la 1000sima presenza nel massimo Campionato, record del quale si possono fregiare solamente altri sei giocatori.
Una sincera, meritata standing ovation che dura un paio di minuti con arbitri, compagni, avversari che si "svestono" del proprio ruolo e si complimentano con "Ricky".
Cipriano Ventura sul monte che si mette il cappellino sul petto, l'arbitro di casa base che gli stringe la mano, la Gb Ricambi schierata in piede fuori del dug out ad applaudire, Marco Nanni, suggeritore in terza base, che va a salutare il "compagno" …
Emozione allo stato puro che traspare anche dallo sguardo del grande "Ricky" che ricambia con inchini all'indirizzo del pubblico.
L'incontro però deve proseguire e cosa ti combina il nostro eroe?
Non contento degli scroscianti applausi ricevuti un minuto prima, lascia passare due ball e poi ti "piazza" la battuta valida al centro.
Hai quindi la conferma che non è li per caso, non c'è solo perchè "ci deve essere" questo è un Campione che dopo 1000 incontri e ben 46 "berette", come diciamo noi a Bologna, sa ancora produrre spettacolo ed emozioni.
Non nascondo che, al termine dell'incontro, quando DEVO intervistarlo non so cosa chiedergli.
Non posso fargli le solite domande banali di un intervista banale, non lo merita.
La prima però intelligentissima non lo è proprio.
Ricky, cosa hai provato quando ti sei preparato per battere?
"Ero emozionatissimo. Vedere che dopo 1000 partite tutti ti vogliono bene compagni, avversari, arbitri vuol dire che stai dando un buon esempio. Vuol dire che quando smetterai, perchè prima o poi smetterò, avrò lasciato un buon ricordo"

… e allora quando smetterai?
"Non lo dico più. E' incredibile la "calamita" del campo. Pensa che in Ufficio ho appeso un articolo del 1991 dove dichiaro che smetto di giocare. I colleghi e mia moglie ogni tanto me lo fanno rileggere"

A proposito, vedo che qua fuori è presente una delle tue figlie cosa ti ha detto?
"Stasera mia figlia è entrata in campo prima di me. Questa è una cosa che faceva quando era piccola e ti devo dire che mi ha fatto molto piacere. Su mia moglie non esistono parole per descrivere cosa abbia fatto per la mia carriera"

Torniamo alla partita, finita la festa ti sei presentato nel box come se non fosse capitato nulla …
"Avevo giurato a me stesso di non girare i primi due lanci e ho avuto enorme piacere che Cipriano mi abbia giocato seriamente.
Mi ha rispettato e lo ringrazio pubblicamente, un grande Campione. Certo la partita chiusa mi ha aiutato a riprendere la concentrazione e sono riuscito a battere valido.
"

E dopo le 1000 partite che obiettivi ti poni?
"Lo scudetto. Io ho provato cosa vuol dire vincere il tricolore. Conosco questi ragazzi, vedo come lavorano e come hanno lavorato in questi anni. Abbiamo passato anni bui, la A2, la risalita e … ci proviamo da diverso tempo. Sì ci vuole lo scudetto, è l'unica cosa che manca."

E' l'una di notte se vado avanti rischio di essere sempre più banale e allora decido di salutarlo con l'ultima domanda sul "gioco" in generale, su come vede questo Baseball dei primi anni 2000 quando lui ha invece esordito nel lontano 1975.

"Sto vedendo una leggera ripresa. Stasera mi ha ricordato la metà degli anni 80. Il pubblico, l'interesse il livello tecnico …"

Sei quindi ottimista sul futuro del nostro sport?
"Per fare questo tipo di discorsi bisognerebbe essere un dirigente, conoscere maggiormente le problematiche delle società e io sinceramente sono uno da "campo". Se però riusciamo a ricreare un serbatoio di giocatori validi come ad esempio la sfornata del periodo dei Bianchi, dei Rigoli, dei Liverziani oppure di quelli anagraficamente più vicini a me, allora c'è speranza. Logicamente è fondamentale investire sulle giovanili, costruire squadre solo sugli oriundi non porta a nulla. Mi rendo anche conto che tutto questo costa e non poco. Penso che solo con la collaborazione tra le società maggiori e quelle minori nel proprio contesto territoriale e con una buona campagna di divulgazione si possa fare un buon lavoro. Solo così si riesce a coinvolgere i ragazzi sul campo perchè credimi, giocare è bello, molto bello"

Volevo proseguire la chiccherata ricordandogli che io ero uno di quei ragazzini che giocavano nel cortile del suo appartamento in Via Vetulonia, a Bologna, ma non me la sono sentita.
Domani Riccardo Matteucci deve presentarsi in campo per altri 2 incontri e mi informa che prima passerà in Ufficio per lavorare.
Mi pare quindi corretto lasciarlo all'abbraccio della figlia, se lo merita.
Grazie Ricky.

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