Il Neptunus resta sul trono d'Europa

Ma la Telemarket getta alle ortiche una grossa occasione. In vantaggio alla fine del 7° inning, i Pirati sbagliano troppo e consegnano la Coppa agli olandesi (2-3).

Non ce l’ha fatta la Telemarket a riportare a Rimini quella Coppa dei Campioni che continua a mancare in riva all’Adriatico da 14 anni. Il Neptunus Rotterdam si conferma così padrone d’Europa ma stavolta gli olandesi devono davvero ringraziare per essersi ritrovati con il prestigioso trofeo tra le mani senza aver fatto più di tanto (2-3). Se tre anni fa a Serravalle il Neptunus surclassò l’allora Semenzato dei vari Liverziani, Vatcher e Sheldon, stasera sono i riminesi a doversi mangiare le mani per essersi fatti sfuggire un’occasione forse irripetibile. Martin Sanchez è l’emblema della serata travestendosi da Dr Jeckill e Mr Hyde: straordinario sul monte quanto pasticcione in difesa. Sono del dominicano infatti i tre errori che pesano come macigni sul risultato finale. La Telemarket parte con il piglio giusto giocando una prima metà di partita quasi perfetta. Lo spauracchio Cordemans infatti è costretto a uscire dopo appena 3 riprese di gioco con i Pirati avanti 2-0 e il risultato poteva essere più largo. Al 1° Taddonio strappa la base a Cordemans dopo 11 lanci e dopo gli out di Pantaleoni e Balgera, avanza in terza sulla valida di Chiarini. Con Illuminati nel box, Chiarini ruba la seconda, il catcher Benner forza il tiro in seconda, la palla esce dal guanto dell’interbase Sluijter e Taddonio segna (1-0). Al 3° con un out, Balgera batte valido, ancora Chiarini lo imita con un gran doppio a destra e Illuminati coglie l’attimo fuggente toccando un’altrra valida a destra per il 2-0. E qui la Telemarket spreca l’occasione per chiudere la partita perché prima Gaiardo finisce al piatto e poi Evangelisti batte quella lunga volata che sarebbe servita prima. Cordemans esce ma per i Pirati è peggio così perché il rilievo Becker non fa vedere palla al line-up neroarancione. Intanto Sanchez stringe i denti sulla reazione olandese, nemmeno veemente ma aiutata dalle disattenzioni difensive dei Pirati. Al 6° Sluijter conquista l’unica base ball concessa da Sanchez e sul successivo bunt di sacrificio di Comenencia lo stesso pitcher dominicano sbaglia grossolanamente l’assistenza in prima. Non basta perché sulla successiva battuta in diamante di Lafera, Pantaleoni pasticcia e tira tardivamente in seconda. Con le basi piene Van’t Klooster va strike-out, Isenia batte su Pantaleoni (2-1) e Monte è il terzo out. Poteva decisamente andare peggio ma la buccia di banana è all’orizzonte e i Pirati ci scivolano sopra all’8° gettando alle ortiche la Coppa dei Campioni: con Sanchez ancora sul monte Sluijter resta al piatto, Comenencia batte valido, Lafera tenta il bunt e trova l’errore di Sanchez, Van’t Klooster batte in diamante ma il doppio gioco non si chiude per un soffio e tocca al clean-up Isenia. Il bomber olandese viene giocato e batte valido per il pareggio (2-2). Arriva il cambio di Sanchez con Tonkin ma anche Monte trova la valida ed è sorpasso (2-3). La reazione della Telemarket si spegne all’8° quando con un out e due uomini in base, il pinch-hitter Ceccaroli batte in doppio gioco. Il Neptunus festeggia la quarta Coppa consecutiva mentre ai Pirati non resta che recitare un grosso mea-culpa.

Successione punteggio:
Neptunus 000 001 020 = 3 bv 7 e 1
Telemarket 101 000 000 = 2 bv 9 e 3

Lanciatore vincente: Becker
Lanciatore perdente: Sanchez

Note: doppi di Chiarini e Isenia.

Informazioni su Cristiano Cerbara 457 Articoli
Nato a Rimini 38 anni fa, Cristiano Cerbara è entrato nel mondo del giornalismo sportivo dall'ottobre del 1998, ovvero da quando ha rivestito per quattro anni i panni di collaboratore esterno del quotidiano locale "La Voce di Rimini" curando principalmente e giornalmente le vicende calcistiche del Rimini e collaborando comunque anche per quanto riguarda il baseball fino a diventarne responsabile in prima persona dai play-off 2001. E nell'ottobre 2002 ecco il passaggio alla redazione del Corriere Romagna dove ha ricomposta la staffetta di baseball.it con l'amico Andrea. Ma quello per il "batti e corri" é un amore profondo, nato con un classico colpo di fulmine all'età di 19 anni. Era infatti il 1988 quando il baseball cominciò a fare parte della sua vita sfociando in una passione che lo ha portato a saltare (per cause di forza maggiore) appena 2 partite allo stadio dei Pirati di Rimini (le ultime ed ininfluenti della regular season 1997) negli ultimi 15 campionati. Sposato dal settembre del 2000 con Monica, collabora con "Il Biancorosso" (giornalino quindicinale che esce in occasione delle partite interne del Rimini Calcio) e con il settimanale "Romagna Sport". Segue con interesse il baseball delle Major League e il suo sogno sarebbe quello di poter assistere dal vivo ad una partita di finale delle World Series ma per il momento si accontenta di entrare virtualmente nei templi del batti e corri a stelle e strisce consumando la sua Play-station a suon di fuoricampo e spettacolari prese in tuffo. Un altro desiderio forse irrealizzabile é quello di poter vedere un giorno il baseball italiano arrivare allo stesso grado di popolarità del calcio.

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