La paura di perdere dura lo spazio di mezzo inning, il tempo di andare in attacco e una partita sulla carta impegnativa si trasforma in un'agevole vittoria per la Caffé Danesi. I grandi protagonisti della serata sono i due stranieri in forza alla squadra di Bagialemani, parliamo di Tovar e De los Santos, che quando c'è da spingere un punto a casa lo fanno con una puntualità disarmante. Tutto l'attacco comunque ha dimenticato in fretta i lanci di Ventura della sera precedente, chiarendo che le quattro valide in otto riprese di venerdì sono stati più che altro un incidente di percorso.
La partita si risolve nelle prime due riprese; Masin non comincia nel migliore dei modi, tutt'altro, Canate batte subito un doppio all'esterno centro, raggiunge la terza su errore del ricevitore in un tentativo di pick off, e va a casa su una volata di sacrificio di Munoz. Ma al cambio di campo la Danesi da fuoco alle polveri, e per Modena è buio pesto. Toriaco crolla prima di cominciare, cinque valide e una base prima di scendere di pedana, dopo 0,1 riprese lanciate e cinque punti al passivo; al suo posto Lucena, che riesce a chiudere in qualche modo un primo inning biblico (durata 40'). Al secondo Modena incassa altri tre punti, a seguito di altrettante valide. La partita è virtualmente chiusa, ed a questo punto l'obiettivo è quello della manifesta inferiorità, che non viene raggiunto e la durata del match finisce per superare le tre ore. Nel finale consueta girandola di cambi, Lucena al quinto viene rilevato da Cesario, Masin viene sostituito da Censale prima e da Diego Ricci poi, salutato quest'ultimo da un caloroso applauso per essere diventato per la prima volta papà proprio nei giorni scorsi. Auguroni. Scampolo di partita anche per Colaceci, che chiude il nono senza affanno.
Commenta per primo